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Deficit / PIL al 2,4%

Def, Di Maio: “I festeggiamenti sul balcone? Da lì per anni si sono affacciati aguzzini”

Il vicepremier Luigi Di Maio a ‘Non è l’Arena’ su La7, ha risposto alle critiche per i festeggiamenti sul balcone di Palazzo Chigi per l’approvazione della nota d’aggiornamento al Def: “Da li’, per tanti e tanti anni si sono affacciati gli aguzzini del popolo italiano. Almeno il diritto di festeggiare ed esultare”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Almeno il diritto di festeggiare ed esultare…". Il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, intervenuto a ‘A Non e' l'Arena su La7′, ha risposto così alla domanda sull'opportunità di celebrare il varo della manovra dal balcone di Palazzo Chigi. "Da li', per tanti e tanti anni – ha sottolineato il capo politico del M5s – si sono affacciati gli aguzzini del popolo italiano".

Dalla piazza del Pd a Roma oggi Maurizio Martina ha fatto un esplicito riferimento ai festeggiamenti del M5S dopo l'ok del Cdm alla nota di aggiornamento al Def: "A qualcuno piacciono i balconi, a noi la piazza aperta". Anche l'ex premier Gentiloni ieri aveva definito quelle immagini di festa ‘impressionanti': "Una scena come quella produce inquietudine".

Sempre sulla manovra, e in particolare sul rischio di una procedura d'infrazione da parte di Bruxelles Di Maio ha aggiunto: "Io sono molto fiducioso per quanto riguarda l'Europa perché Macron si e' spostato al 2,8% e Italia quindi fa meglio della Francia. Io credo nelle prossime settimane si possa dialogare". Secondo il vicepremier il governo giallo-verde è saldo: "Noi siamo una grande squadra che finché resta unita farà sempre grandi cose. Per la prima volta dopo tanti anni ha messo al centro del tavolo non i numeri ma i cittadini". 

E poi l'affondo al Pd: "Con il Jobs Act hanno ridotto in schiavitù nostri giovani, con la Legge Fornero hanno negato il diritto a mandare in pensione un sacco di gente, al Mise ho trovato dei tavoli aperti come Ilva…Sentirmi fare la morale da quella gente non è possibile. Abbiamo lavorato molto come governo per ottenere questo 2,4% per mantenere le promesse fatte agli italiani. Il 2,4% non e' difforme dagli anni precedenti – ha aggiunto – con la differenza che quelli facevano deficit per darli alle banche noi per darli ai cittadini. I governi Letta, Renzi e Gentiloni hanno fatto 192 miliardi di debito questi mi stanno rompendo le scatole perché con 10 miliardi voglio fare andare in pensione delle persone e aiutare altri a trovare lavoro".

A proposito dell'alleanza nel centrodestra Di Maio ha detto: "Berlusconi può stare tranquillo all'opposizione, questo ruolo se lo può tenere. Io ho scelto di non sedermi al tavolo con Berlusconi e forse così mi sono giocato il ruolo da Premier. Mi dispiace che anche i suoi giornali tifino affinché si alzi lo spread perché proprio lui è stato vittima dello spread tanti anni fa. C'e' una cosa che Salvini sa che non deve mai chiedere: garanzie per Berlusconi – ha sottolineato – perché per lui non ci sono garanzie".

Sul braccio di ferro con il Tesoro, di cui ha parlato anche il portavoce di Conte Rocco Casalino, il vicepremier pentastellato ha chiarito: "Sappiamo tutti che ci sono tecnocrati che ci remano contro, ma questo vale per tutti i ministeri non solo per il Mef", specificando che "è successo per decenni che ognuno arrivava lì e metteva gente sua che poi stabilizzava nel tempo". È "la legge che ha dato troppi poteri alla macchina burocratica, ma la politica deve decidere e prendersi le sue responsabilità. Bisogna cambiare la legge".

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