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Decreto Ristori bis, c’è il bonus asili nido e il congedo parentale per chi ha figli in quarantena

“Rifinanziamo  congedi parentali e bonus asili nido ed estendiamo i contributi a fondo perduto, erogandoli direttamente sui conti correnti, anche ad alcune realtà che erano rimaste escluse dallo scorso decreto”: lo ha annunciato la viceministra dell’Economia, Laura Castelli. Oggi il decreto Ristori bis, contenente nuovi aiuti economici in base alle ultime restrizioni introdotte, sarà in Cdm.
A cura di Annalisa Girardi
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Il decreto Ristori bis arriverà oggi in Consiglio dei ministri. Conterrà nuovi aiuti per i settori colpiti dalle misure restrittive entrate oggi in vigore: quindi sostegno a commercianti, ristoratori e partite Iva, anche a seconda della zona in cui si trovano. Ad esempio, le attività costrette a chiudere della zona rossa potrebbero ricevere anche indennizzi del 200%. Altre misure saranno il congedo parentale per chi lavora (e non può andare in smart working) con figli a casa in quarantena e, sempre a sostegno dei genitori, il bonus asili nido. "Rifinanziamo  congedi parentali e bonus asili nido ed estendiamo i contributi a fondo perduto, erogandoli direttamente sui conti correnti, anche ad alcune realtà che erano rimaste escluse dallo scorso decreto", scrive su Facebook la viceministra dell'Economia, Laura Castelli. E aggiunge: "Vogliamo superare questa pandemia, e possiamo farlo solo lavorando tutti insieme. Parlamento, Governo, Enti territoriali, parti sociali. Nessuno escluso. Dobbiamo remare nella stessa direzione".

Chiedendo di "mettere da parte le polemiche strumentali e di agire nell'interesse dei cittadini", Castelli sottolinea che il governo è a lavoro giorno e notte per permettere al Paese di uscire da questa fase critica dell'epidemia di coronavirus. "Ancora una volta, interveniamo, immediatamente, per sostenere le famiglie e le imprese che saranno chiamate a nuovi sacrifici. È la priorità che ci siamo dati: accompagnare l’economia, tutelando la salute", ha concluso.

Questa volta il nuovo decreto contenente misure di sostegno economico dovrà tenere conto delle diverse aree geografiche in cui è stato diviso il Paese a seconda dei livelli di rischio. Bisognerà infatti tenere conto delle misure approvate a livello nazionale, che faranno scattare benefici automatici. Ma si dovrà poi andare ad agire chirurgicamente sui diversi territori a seconda della severità delle restrizioni in vigore. A una base nazionale, in altre parole, si dovrebbe poi aggiungere una rete di interventi specifici per le diverse aree del Paese.

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