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Esami di Maturità 2024

Cosa successe dopo la lettera al ministro Bianchi che ora è diventata una traccia della maturità

All’esame di maturità 2023 una delle tracce della tipologia C per il tema di attualità è una lettera scritta nel 2021 al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per chiedere che all’esame di Stato tornassero le prove scritte. Nei due anni precedenti, in pieno Covid, la maturità era stata solamente orale. Ecco il testo completo della lettera in questione e le polemiche che seguirono.
A cura di Luca Pons
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Esame di maturità 2023, si parte con la prima prova scritta e una delle tracce appare subito di stretta, strettissima attualità. Certo, non a caso è uno dei testi per il tema di attualità, ma con delle caratteristiche diverse dalla norma: si tratta di una lettera del 22 dicembre 2021, rivolta all'allora ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e firmata da un gruppo di intellettuali e docenti: tra questi Carlo Cottarelli ed Elsa Fornero, ma anche il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, lo storico Alessandro Barbero e il critico letterario Giulio Ferroni. I firmatari avevano chiesto che nell'estate del 2022 gli esami di maturità tornassero ad avere le prove scritte, a differenza di quanto avvenuto nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia da Covid-19.

Il testo della lettera all'ex ministro Bianchi

Il testo integrale della lettera era il seguente:

Gentile Ministro Bianchi,

a quanto abbiamo letto, Lei sarebbe orientato a riproporre un esame di maturità senza gli scritti come lo scorso anno, quando molti degli stessi studenti, interpellati dai giornali, l’hanno giudicato più o meno una burletta.

Nonostante i problemi causati dalla pandemia, per far svolgere gli scritti in sicurezza a fine anno molte aule sono libere per ospitare piccoli gruppi di candidati. E che l’esame debba essere una verifica seria e impegnativa è nell’interesse di tutti. In quello dei ragazzi – per cui deve costituire anche una porta di ingresso nell’età adulta – perché li spinge a esercitarsi e a studiare, anche affrontando quel tanto di ansia che conferma l’importanza di questo passaggio. Solo così potranno uscirne con soddisfazione.

È nell’interesse della collettività, alla quale è doveroso garantire che alla promozione corrisponda una reale preparazione. Infine la scuola, che delle promozioni si assume la responsabilità, riacquisterebbe un po’ di quella credibilità che ha perso proprio scegliendo la via dell’indulgenza a compenso della sua frequente inadeguatezza nel formare culturalmente e umanamente le nuove generazioni.

Non si tratta quindi solo della reintroduzione delle prove scritte, per molte ragioni indispensabile (insieme alla garanzia che non si copi e non si faccia copiare, come accade massicciamente ogni anno); ma di trasmettere agli studenti il messaggio di serietà e di autorevolezza che in fondo si aspettano da parte degli adulti.

Grazie per la Sua attenzione.

La replica di Bianchi: "Scelta fuori luogo"

È sembrata decisamente insolita la decisione del ministero di inserire, tra le tracce dell'esame di Stato, un testo rivolto a un ministro del governo precedente, cioè il governo Draghi. Lo stesso Bianchi l'ha definito "totalmente fuori luogo", "inaudito e offensivo nei miei confronti e anche nei confronti dei ragazzi", perché la lettera si basava su delle ipotesi e non su dei fatti. La richiesta contenuta nel testo era di non "riproporre un esame di maturità senza gli scritti come lo scorso anno", cosa che si pensava che Bianchi avesse intenzione di fare. C'era la paura, avevano scritto i firmatari, che con la pandemia e le regole allentate sugli esami non si riuscisse a "trasmettere agli studenti il messaggio di serietà e di autorevolezza che in fondo si aspettano da parte degli adulti".

Le polemiche sulle prove scritte alla maturità durante il Covid

Il tema delle prove scritte era stato fortemente discusso in quelle settimane, anche perché migliaia di studenti avevano firmato una petizione per chiedere che fossero sospese ancora una volta. Così era stato nel 2021, e nei primi mesi dell'anno scolastico successivo la scuola era ancora in gran parte segnata da didattica a distanza e altre misure contro il Covid.

A stimolare la preoccupazione degli autori era stata un'intervista di Bianchi andata in onda su Rai 3 il 7 novembre, in cui il ministro aveva dato un giudizio positivo all'esame di maturità in versione solamente orale: "In ragazzi non hanno fatto tesine raffazzonate, hanno colto questo momento di riflessione", aveva dichiarato il ministro. Ma, recitava la lettera "che l’esame debba essere una verifica seria e impegnativa è nell’interesse" anche "dei ragazzi, perché li spinge a esercitarsi e a studiare, anche affrontando quel tanto di ansia che conferma l’importanza di questo passaggio".

Nelle periodo successivo non mancarono i dibattiti ed emerse, ad esempio, la possibilità che si procedesse con una sola prova scritta, la prima. Diversi esponenti del governo presero tempo, dando solo alcune anticipazioni che indirizzavano verso il ritorno degli scritti: "Sicuramente l’esame sarà diverso dallo scorso anno. Se la pandemia lo permetterà cercheremo di tornare verso un esame tradizionale", disse la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia. "Auspico fortemente che ci sia un ritorno alla normalità e alla serietà di una prova scritta che manca da due anni e la cui assenza penalizza proprio gli studenti", affermò un altro sottosegretario, il leghista Rossano Sasso.

Di fatto poi quasi due mesi dopo dopo la pubblicazione della lettera, il 31 gennaio 2022, i timori che aveva sollevato furono smentiti. Nelle ordinanze del ministero relative agli esami di Stato, furono confermate sia la prima che la seconda prova – causando non poche polemiche tra gli studenti. Fu eliminata solamente la terza prova scritta. Le ordinanze sarebbero poi state rielaborate dal Parlamento e rese ufficiali a metà marzo, quando mancavano pressoché cento giorni all'esame. I due scritti furono mantenuti, anche se con un punteggio meno preponderante rispetto al passato, e la scelta della seconda traccia fu affidata ai singoli istituti invece che al ministero.

"Gli esami di maturità senza la prova scritta sono quelli al tempo del Covid ed abbiamo comunque garantito a tutti un esame, e l'anno successivo siamo stati noi a ripristinare gli esami scritti", si è difeso oggi Bianchi attaccando la scelta della lettera come traccia d'esame. Per la maturità 2022, in un'intervista a Fanpage.it, lo stesso ministro affermò: "Rispetto allo scorso anno siamo andati rapidamente avanti. Non avremmo mai immaginato di ottenere il ritorno in presenza del 99% delle classi, e la maturità 2022 è il frutto di questo lavoro".

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