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Covid 19

Coronavirus: turisti nelle zone rosse devono limitare ogni spostamento, se non per tornare a casa

Il ministero dei Trasporti consigli di evitare qualsiasi spostamento per ragioni di turismo nelle zone rosse, che sono state allargate nel Dpcm approvato nella notte dell’8 marzo. “Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l’aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case”, si precisa.
A cura di Annalisa Girardi
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I turisti italiani e straniere che si trovano al momento nelle zone rosse indicate nel decreto del governo "devono limitare gli spostamenti allo stretto necessario, in particolare per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio": lo chiede una nota del ministero dei Trasporti in merito all'emergenza coronavirus, che sconsiglia anche qualsiasi spostamento per motivi di turismo nelle zone elencate. "Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case", si specifica di seguito.

Nelle nota si raccomanda anche di verificare lo stato di voli e mezzi di trasporto pubblico sulle apposite pagine web, in quanto molte tratte potrebbero essere state cancellate o aver subito delle variazioni a causa dell'emergenza. Per quanto riguarda il resto del territorio nazionale, nel comunicato del ministero si raccomanda ai turisti di osservare le misure cautelari indicate dalle autorità sanitarie.

Nel decreto approvato nella notte di domenica 8 marzo, oltre all'allargamento delle cosiddette zone rosse, si indicava anche la possibilità di arruolare medici specializzandi e personale sanitario in pensione in modo da far fronte all'emergenza. Si è inoltre disposto il reclutamento straordinario di medici di medicina generale, lo stop ai ricoveri e alle prestazioni non urgenti in laboratorio: si tratta di provvedimenti volti a non sovraccaricare il servizio sanitario nazionale, messo a dura prova dall'escalation di contagi da coronavirus. Inoltre si apre alla possibilità di requisire alberghi per ospitare i pazienti in quarantena, realizzare delle strutture sanitarie temporanee e chiedere aiuto alla sanità privata. Infine, per "assicurare  la produzione e la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale e a condizioni di mercato, in relazione alla inadeguata disponibilità degli stessi nel periodo di emergenza Covid-19, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa spa (Invitalia spa) è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici di tali dispositivi".

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