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Le 5 proposte di Matteo Salvini per l’emergenza economica

Il leader della Lega Matteo Salvini, sui suoi canali social, pubblica le cinque priorità per l’economia, elaborate dallo staff del Carroccio, per far fronte all’emergenza coronavirus: protezione del lavoro, partite Iva, interventi a tutela delle imprese, anno bianco fiscale e sostegno agli Enti locali.
A cura di Annalisa Cangemi
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Protezione del lavoro, partite Iva, interventi a tutela delle imprese, anno bianco fiscale e sostegno agli Enti locali. Queste le cinque priorità per l'emergenza economica, legata alla pandemia di coronavirus, che Matteo Salvini ha pubblicato sui social e che sono state "elaborate dallo staff economico della Lega".

Il primo punto riguarda la protezione del lavoro: "L'Italia ha il terzo tasso di disoccupazione più alto dell’Eurozona, attorno al 10%. Va evitato in ogni modo che la crisi distrugga altri posti di lavoro. Il Governo è intervenuto fra l’altro estendendo in vari modi la Cassa Integrazione Guadagni (CIG), come chiesto anche dalla Lega, ma resta molto da fare per facilitare l’accesso agli ammortizzatori sociali, snellendo i passaggi burocratici, e garantirne l’efficacia, estendendoli nel tempo", ha scritto Salvini nel post.

La seconda proposta riguarda la garanzia di aiuto alle partite Iva, che rappresentano "il 24% dei lavoratori", cui sono destinati 600 euro una tantum secondo il decreto Cura Italia: "In Italia il 24% degli occupati (circa sei milioni di persone) sono lavoratori indipendenti, di cui 1,3 milioni titolari di partita IVA. Altri due milioni di partite IVA sono imprenditori individuali, per un totale di 3,3 milioni di partite IVA persone fisiche. Per questi lavoratori il blocco dell’attività significa la perdita di ogni fonte di sostentamento, con la necessità di dover continuare a sostenere costi (ad esempio, pagare affitti). L’indennità di 600 euro proposta dal Governo è insultante per l’importo e discriminatoria nell’applicazione. Occorrono interventi efficaci per non sconvolgere il tessuto sociale e produttivo del nostro paese".

Terzo punto il sostegno alle imprese: cui deve essere garantita "liquidità" e il "prolungamento delle esenzioni fiscali e burocratiche". Quarto punto è la richiesta dell'anno bianco fiscale: "In questo contesto è indispensabile che le imposte vengano parametrate ai redditi effettivamente percepiti. Proponiamo quindi la transizione verso un regime sperimentale semplificato per partite IVA e per imprese fino a 10 milioni di fatturato, in cui le imposte vengano corrisposte solo a saldo. Il 2019 sarebbe quindi un anno bianco fiscale, in cui verrebbe corrisposto solo il saldo 2019. Serve inoltre saldo e stralcio delle cartelle esattoriali ad ampio raggio, sia per le imprese che per i cittadini. Manteniamo la nostra contrarietà a plastic tax e sugar tax".

Infine le misure a favore degli enti locali: "I Comuni sono in prima fila nella lotta contro il contagio e le Province mantengono la responsabilità di infrastrutture essenziali per il Paese. Proponiamo lo sblocco degli avanzi dei Comuni per le spese anche di parte corrente connesse all’emergenza Coronavirus. Chiediamo inoltre di togliere i vincoli di destinazione delle entrate nei comuni virtuosi. Per Comuni e Province proponiamo l’allocazione di tre miliardi per lavori di manutenzione e infrastrutturazione da gestire secondo il ‘modello spagnolo'".

Salvini: "Parlamento apra". Pd e M5s: "È già operativo"

Questa mattina il leader del Carroccio, ai microfoni di RTL 102.5, ha chiesto che il Parlamento resti aperto. La richiesta è "di andare domani in Parlamento per ascoltare, modificare, suggerire, emendare, collaborare. La storia insegna: in Gran Bretagna, durante la Seconda Guerra Mondiale, visto che c'era un nemico, il virus di allora si chiamava nazismo, si istituì un gabinetto di guerra dove tutti furono coinvolti e tutti fecero la loro parte, tutti furono ascoltati, finita la guerra ci si dimise, si andò a votare e il popolo scelse". 

Salvini ha proposto quindi un governo di emergenza, coinvolgendo tutte le parti politiche: "Non parlo per quanto riguarda me ma in un Paese normale tutti sarebbero coinvolti in questo momento intorno al tavolo della cabina di regia e tutti porterebbero le loro sensibilità, le richieste che arrivano dai loro territori, dai sindaci e dai governatori".

"Gli italiani chiedono che ci sia alla guida della vettura in un momento così delicato il meglio del Paese. Lascio a voi giudicare se in questo momento c'è il meglio del Paese, io non faccio giudizi. Noi saremmo a disposizione". 

Il M5s e il Pd hanno replicato a Matteo Salvini, sottolinenando che il Parlamento non si è fermato. Il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Gianluca Castaldi (M5s) ha così smentito affermazioni del leader della Lega: "A collaborare Salvini non ce la fa proprio, nemmeno in un momento di emergenza che purtroppo riguarda tutti noi. Ma almeno potrebbe evitare di dire bugie in tv. Le istituzioni sono operative, chi vuole lavorare è al lavoro, come e più di prima".

"La notizia è che da martedì Camera e Senato saranno riuniti. Comicia l'iter del decreto Cura Italia in commissione Bilancio a Palazzo Madama, Salvini e Meloni dedichino il loro tempo a migliorare i provvedimenti per gli italiani, invece che a raccontare fake news. Il Parlamento fa il suo lavoro", ha detto capogruppo dei senatori Pd Andrea Marcucci.

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