294 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Conte: “Una risposta tardiva dell’Ue sarebbe inutile. Coronabond sono la soluzione migliore”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus con la televisione spagnola. E ha affrontato la questione economica, puntando il dito contro Bruxelles: “Confido che con il passare dei giorni tutti si possano rendere conto, anche nei Paesi del Nord, che la risposta europea forte, vigorosa, coordinata e tempestiva è l’unica possibile. Vorrei anche sottolineare che una risposta tardiva diventerebbe una risposta inutile”.
A cura di Annalisa Girardi
294 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Spagna ha superato l'Italia per numero di contagi da coronavirus. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri ha fatto il punto della situazione con la televisione spagnola, parlando dello stato dell'emergenza in Italia, così come in Spagna e negli altri Paesi europei. "Per fortuna la curva epidemiologica sta migliorando: in questo momento si iniziano a vedere i primi effetti dell misure di contenimento. Ma dobbiamo rimanere vigili, perché abbassare la guardia in questo momento significa vanificare gli sforzi fatti finora", ha sottolineato Conte.

Il presidente del Consiglio ha quindi aggiunto: "Adesso si tratta di preservare nel tempo i risultati sin qui conseguiti e continuare a contrastare la diffusione del virus. Gli italiani si stanno adattando alle nuove abitudini con grande responsabilità. Il virus non ci ha sorpreso. In Italia un attimo dopo che l'Oms ha decretato lo stato di emergenza per l'epidemia mondiale, noi abbiamo dichiarato l'emergenza nazionale. Quel che ci ha sorpreso, semmai, è l'esplosione dell'epidemia: all'inizio nel nostro Paese abbiamo subito individuato due turisti cinesi e li abbiamo subito curati. Non potevamo immaginare che nel frattempo ci fosse un focolaio che si stava espandendo in Lombardia". 

Le tensioni sociali

Conte ha poi affermato di non essere preoccupato solamente da un punto di vista sanitario, ma anche da quello sociale, viste le conseguenze psicologiche dell'impatto delle misure restrittive sulla popolazione. Rispetto alle tensioni sociali il presidente del Consiglio ha sottolineato: "Ci sono situazioni di forte difficoltà economica, specialmente in alcune fasce della popolazione che rimangono più vulnerabili. Ci possono essere situazioni di forte malcontento, dato dal fatto che le misure restrittive che abbiamo adottato incidano anche sulla condizione psicologica delle persone, costrette a isolarsi".

La crisi economica

E c'è ovviamente la questione economica. Conte è tornato sulla metafora della guerra, rimarcando che anche in questo contesto, come in ogni conflitto armato, si delinea la prospettiva di una forte recessione economica: "Abbiamo già adottato un primo decreto in cui abbiamo stanziato 25 miliardi per sostenere famiglie, imprese e lavoratori. Adesso stiamo intervenendo con un nuovo decreto legge a sostegno dell'economia. Questo è il momento in cui tutti i Paesi europei devono compiere uno sforzo per garantire liquidità alle imprese e per sostenere il reddito dei cittadini. Ecco perché è importante una reazione europea: stiamo vivendo tutti un'emergenza sul piano sanitario, economico e sociale. Sarebbe un controsenso se tutti ci muovessimo in ordine sparso, in un'ottica nazionale. Dobbiamo rinforzare anche la comune difesa europea".

La risposta dell'Unione europea

Ma le polemiche all'interno dell'Unione europea sulla corretta risposta all'emergenza coronavirus continuano: "Confido che con il passare dei giorni tutti si possano rendere conto, anche nei Paesi del Nord, che la risposta europea forte, vigorosa, coordinata e tempestiva è l'unica possibile. Vorrei anche sottolineare che una risposta tardiva diventerebbe una risposta inutile". Conte ha quindi affermato di sostenere un progetto ampio per una politica fiscale che rafforzi tutti gli Stati europei nella reazione all'emergenza sanitaria ed economica, in riferimento all'European Recovery and Reinvestment Plan, già menzionato nella lettera aperta alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Secondo il presidente del Consiglio, tuttavia, è evidente che dei coronabond offerti a livello europeo sarebbero la migliore risposta all'emergenza che l'Ue possa mettere in campo: "Non tanto ai singoli Stati, quanto ai propri cittadini".

294 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views