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Conte risponde all’appello delle parlamentari: “Ci saranno più donne nella task force”

“Oggi stesso chiamerò Vittorio Colao per comunicargli l’intenzione di integrare il comitato di esperti che dirige attraverso il coinvolgimento di donne le cui professionalità, sono certo, saranno di decisivo aiuto al Paese”: così Giuseppe Conte risponde all’appello lanciato da un gruppo di senatrici affinché ci sia maggiore parità di genere nelle task force create per sostenere il governo durante l’emergenza coronavirus.
A cura di Annalisa Girardi
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"Ho molto apprezzato le parole del gruppo di senatrici che oggi dalle pagine di un quotidiano hanno rivendicato un maggior protagonismo delle donne nelle commissioni tecniche nate per supportare il Governo nella difficile gestione della crisi da Covid-19. Oggi stesso chiamerò Vittorio Colao per comunicargli l'intenzione di integrare il comitato di esperti che dirige attraverso il coinvolgimento di donne le cui professionalità, sono certo, saranno di decisivo aiuto al Paese": così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato di aver accolto l'appello di un gruppo di senatrici che hanno chiesto maggiore parità di genere nella task force che accompagna il governo nelle decisioni da prendere in merito alla Fase 2.

"Allo stesso modo nelle prossime ore chiederò al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, di integrare il Comitato tecnico-scientifico con un'adeguata presenza femminile. Analogo invito rivolgo anche a tutti i ministri affinché tengano conto dell'equilibrio di genere nella formazione delle rispettive task force e gruppi di lavoro", ha aggiunto Conte.

L'appello delle senatrici

L'appello è stato inoltrato da 16 senatrici sotto forma di mozione parlamentare. Per far fronte alla "la più grave crisi sanitaria ed economica dalla fine della Seconda guerra mondiale" si legge nel documento, il governo ha predisposto la formazione di diverse task force che contano però su una "scarsissima presenza femminile". Effettivamente nella squadra guidata da Vittorio Colao per la Fase 2 ci sono solamente 4 donne su 17 componenti. Nel comitato tecnico scientifico che ha affiancato il governo sin dall'inizio dell'emergenza, invece, non c'è nemmeno una donna.

"Appare di tutta evidenza come nella fase di ripartenza del Paese non possano e non debbano mancare lo sguardo, il pensiero e i saperi delle donne. Task force composte in maniera schiacciante da uomini, seppur autorevoli, non possono essere in grado di elaborare strategie e piani di rilancio del Paese, senza che questi siano pensati e condivisi anche dal restante 50% della popolazione", continua la mozione.

L'interrogazione delle deputate

Anche le deputate alla Camera hanno preso iniziativa per ribadire la necessità di una maggiore parità di genere, sia per quanto riguarda la task force nell'emergenza coronavirus, sia in generale per i processi decisionali. "Ho depositato insieme a 42 deputate un’interrogazione parlamentare al governo per chiedere di rispettare la parità di genere nelle task force e più in generale in tutti gli organismi decisionali e nel lavoro. Forza ragazze facciamoci sentire", ha annunciato Laura Boldrini su Facebook.

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