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Conte ringrazia la Chiesa per il suo impegno nella lotta al Covid: “Doloroso celebrare Pasqua così”

Sarà una Pasqua che ricorderemo: Giuseppe Conte interviene sul quotidiano cattolico Avvenire e ringrazia la Chiesa per il suo impegno nella lotta al coronavirus. “Ed è forse questo il significato più profondo, per il quale ricorderemo questo 2020: l’anno in cui, dopo aver attraversato la “notte oscura”, siamo risorti, ricostruendo il nostro futuro sulle solide basi della solidarietà e della comunione”, ha scritto Conte.
A cura di Annalisa Girardi
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Alla vigilia di quella che non sarà una Pasqua come tutte le altre, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, interviene sulle pagine di Avvenire. In una lettera aperta indirizzata al direttore del giornale della Conferenza episcopale italiana, Conte ha sottolineato di scrivere "nei giorni più difficili che la nostra storia recente ricordi, nel pieno della Settimana Santa, preludio a una Pasqua che rimarrà scolpita per sempre nelle nostre vite".

Quindi ha voluto ringraziare la Chiesa per il suo sostegno nella lotta all'emergenza coronavirus. "La Chiesa italiana, in queste durissime settimane, ha accompagnato, con la sua presenza concreta nel territorio, la sofferenza del nostro popolo, contribuendo – con molte iniziative – a sostenere soprattutto i più deboli, le famiglie in situazioni di povertà e necessità". Conte ha espresso ringraziamenti per tutta la Conferenza episcopale che ha devoluto una somma proveniente dall'otto per mille per far fronte alle conseguenze sanitarie ed economiche innescate dalla pandemia. "Soprattutto desidero esprimere la mia gratitudine per aver compreso la dolorosa decisione di celebrare sine populo le liturgie, nella consapevolezza dei beni supremi coinvolti in questo difficile passaggio della nostra storia nazionale. La Chiesa italiana ha dimostrato ancora una volta la sua naturale vocazione al dialogo e alla cooperazione con le istituzioni civili, la sua capacità di interpretare – con saggezza e discernimento – i segni dei tempi", ha aggiunto Conte.

Rispettare le misure restrittive è un sacrificio ancora più difficile durante una festività così importante, ha sottolineato il presidente del Consiglio. "Ricorderemo questa primavera come quella in cui, per la prima volta nella storia, il Papa ha presieduto le udienze generali e officiato l’Angelus in diretta streaming", ha proseguito Conte, affermando che "la lontananza di questi giorni vissuti in casa ci aiuterà a ritrovarci ancora più uniti". Per poi ringraziare anche il mondo del volontariato e del Terzo settore. "Ci riprenderemo le nostre vite, scoprendo di essere una comunità forte, orgogliosa, solidale. Ed è forse questo il significato più profondo, per il quale ricorderemo questo 2020: l’anno in cui, dopo aver attraversato la “notte oscura”, siamo risorti, ricostruendo il nostro futuro sulle solide basi della solidarietà e della comunione", ha concluso Conte.

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