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Conte: “Contro l’evasione chiedo un patto con tutti gli italiani onesti, poi pagheremo tutti meno”

Il premier Conte anticipa da New York un provvedimento nuovo contro l’evasione fiscale: “Il vero problema, endemico, del nostro Paese, è la maggiore iniquità, bisogna pagare tutti per pagare meno tasse. Mi sto convincendo che bisogna intervenire radicalmente”, ha detto a margine all’Assemblea Generale dell’Onu.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'evasione fiscale "è la maggiore iniquità in un sistema collettivo. Bisogna intervenire radicalmente come mai è stato fatto. Stiamo lavorando a un provvedimento complessivo. Questo significa che se riterremo una misura del genere percorribile, io chiedo un patto con tutti gli italiani onesti. Accettare quella che potrà sembrare una misura nuova, innovativa, perché poi pagheremo tutti meno. Se vogliamo una svolta radicale non possiamo introdurre misure palliative". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine all'Assemblea Generale dell'Onu.

"Non vi annuncio nulla, ci stiamo lavorando. Non ci sono misure già adottate, stiamo facendo simulazioni", ha spiegato il premier, sottolineando che c'è "una convinzione che sta diventando in me profonda". Parlando poi della manovra ha detto: "È nell'interesse di tutti in Europa, non solo dell'Italia, impostare una manovra che sfrutti tutte le pieghe normative per realizzare una politica di crescita, pur nel rispetto delle norme. La crescita è strategica, la stabilità è una premessa". 

Sul tema dei migranti "ci vedrete presto ritornare con nuove buone notizie per un sistema di rimpatri molto più efficace a livello europeo. L'Italia sta preparando una svolta risolutiva", ha aggiunto. "Non vedo nessuna emergenza, non è vero che i flussi si sono alterati. Le ong hanno polarizzato il dibattito pubblico, ma anche prima c'erano i barchini che arrivavano". 

"Le critiche di Matteo Salvini sull'accordo raggiunto ieri a Malta? In passato tenevamo delle persone in mare per alcune settimane", poi arrivava l'accordo sulla redistribuzione "grazie alle telefonate mie e del ministro degli Esteri, Moavero. Ritenere che l'accordo raggiunto a Malta non sia un passo avanti mi sembra una cosa non sostenibile", ha affermato Conte.

Riguardo alla lotta al cambiamento climatico ha detto: "Dobbiamo inserire nella nostra Costituzione la tutela dell'ambiente, della biodiversità, dello sviluppo sostenibile. Questo è un cambio radicale per il clima". 

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