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Commissione Ue chiede chiarimenti all’Italia sulla manovra: “Rischio deviazione significativa”

La Commissione Ue chiede al ministro dell’Economia Padoan chiarimenti – entro martedì – sull’aggiustamento strutturale previsto dalla manovra: “C’è il rischio di una deviazione significativa”, sottolineano da Bruxelles.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan avrà fino a martedì 31 ottobre per inviare a Bruxelles i dettagli sull’aggiustamento dei conti pubblici previsto per il 2017 e il 2018. La richiesta è arrivata dal vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e dal commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. L’esecutivo Ue chiede chiarimenti sull’aggiustamento strutturale previsto in manovra ravvisando il “rischio di una deviazione significativa”.

Per l’anno prossimo la bozza di bilancio prevede “uno sforzo strutturale dello 0,3% del Pil, che è pari allo 0,2% del Pil”. Una cifra inferiore allo sforzo richiesto di almeno lo 0,6% del Pil.  Nella lettera, inoltre, si sottolinea anche l’aumento della spesa pubblica che è “superiore rispetto alla riduzione raccomandata si almeno lo 0,2-0,1% del Pil”.

Per il 2017 la bozza di bilancio comporta “un peggioramento del bilancio strutturale che rappresenta una significativa deviazione rispetto allo sforzo di almeno lo 0,6% del Pil raccomandata dal consiglio il 16 luglio 2016”. Inoltre, anche in questo caso la spesa pubblica aumenta, mentre era raccomandata “una riduzione di almeno l’1,4%”.

In sostanza, secondo la lettera inviata dai commissari Ue queste contestazioni pongono in risalto il rischio che non vengano raggiunti gli obiettivi a medio termine, ovvero il pareggio strutturale nel 2020. Per queste motivazioni si chiedono “ulteriori informazioni sulla composizione precisa dello sforzo strutturale previsto” nella bozza di bilancio.

Il ministro dell’Economia Padoan ha fatto sapere che risponderà a breve alla lettera fornendo tutti i chiarimenti richiesti. Fonti del ministero sottolineano come nella lettera i commissari riconoscano la validità del “sentiero stretto” quando affermano che nel giudizio sul bilancio si terranno in conto sia l’obiettivo di rafforzare la ripresa economica sia la necessità di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche.

Standard & Poor rialza il rating dell'Italia

Buone notizie per l'economia italiana arrivano invece dall'agenzia Standard & Poor's che ha rivisto al rialzo il rating dell'Italia portandolo a BBB/A2 con outlook stabile: "Rivediamo al rialzo il rating dell'Italia per le migliorate prospettive di crescita economica, sostenute da un rialzo degli investimenti e della crescita dell'occupazione così come dalla politica monetaria espansiva". Riviste al rialzo anche le stime di crescita per l'Italia a +1,4% quest'anno rispetto a una previsione dello 0,9%. Per l'agenzia di rating "le riforme portate avanti negli ultimi due anni dalle autorità per risolvere le difficoltà del settore finanziario dovrebbero sostenere i miglioramenti economici in corso"‘. Secondo S&P il governo dovrebbe centrare quest'anno l'obiettivo di un deficit al 2,1% del pil.

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