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Cosa stanno facendo gli altri Paesi europei per fermare il coronavirus

Il governo accelera nella strategia di contrasto all’epidemia di coronavirus e valuta una stretta sulle misure in vigore già da domani. Anche i governi di quasi tutta Europa si stanno ritrovando a introdurre provvedimenti anche più severi di quelli adottati da Roma. In primis la Francia, che ha chiuso la maggior parte dei locali pubblici e limitato gli spostamenti. O la Gran Bretagna, che ieri sera ha annunciato un ritorno al lockdown nazionale per un mese. Vediamo nello specifico che tipo di misure si sono adottate nel resto d’Europa.
A cura di Annalisa Girardi
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Domani potrebbero già arrivare nuove restrizioni per contrastare l'epidemia di coronavirus. A una sola settimana dall'ultimo Dpcm emanato dal governo, l'Italia si trova quindi ad accelerare nella lotta contro il virus con una rinnovata stretta sulle norme anti-contagio in vigore. Del resto, i governi di quasi tutta Europa si stanno ritrovando a introdurre restrizioni e provvedimenti anche più severi di quelli adottati da Roma. In primis la Francia che da giovedì scorso è in semi-lockdown, con la chiusura della maggior parte dei locali pubblici e limitazioni agli spostamenti. O la Gran Bretagna, che ieri sera ha annunciato un nuovo lockdown nazionale di un mese. Vediamo nello specifico che tipo di misure si sono adottate nel resto d'Europa.

Germania

Da domani arriveranno nuove misure anche in Germania. La cancelliera Angela Merkel ha infatti annunciato una specie di lockdown soft, che permetterà alle scuole e agli asili di restare aperti, ma chiuderà la maggior parte delle altre attività. In primis bar e ristoranti, che potranno lavorare solo con l'asporto, ma anche cinema, teatri, palestre, piscine e saloni di bellezza. Gli hotel ospiteranno solo persone che si spostano per lavoro, ma non più i turisti, e ogni spostamento non necessario è fortemente sconsigliato dal governo. I contatti vanno limitati a una sfera di 10 persone, che devono appartenere al massimo a due nuclei familiari.

Spagna

Il governo di Pedro Sanchez ha dichiarato lo stato di emergenza in Spagna e un coprifuoco nazionale dalle 23 alle 6 del mattino, ore nelle quali non sarà più permesso uscire dalla propria abitazione. I confini tra le diverse comunità autonome potranno essere chiusi per i prossimi 15 giorni. Una conseguenza dello stato di emergenza che permette alle autorità regionali di introdurre misure restrittive di questo tipo. Madrid, Castilla-La Mancha e Castilla y León hanno quindi deciso di chiudere i loro confini fino al prossimo 9 novembre

Francia

La Francia torna in lockdown. Il coprifuoco introdotto due settimane fa non è riuscito a piegare la curva dei contagi e così Emmanuel Macron ha annunciato una nuova chusura nazionale almeno fino al 1° dicembre. Stop quindi a bar, ristoranti e a tutte quelle attività economiche non considerate essenziali. Restano invece aperte le scuole e le attività produttive. "Siamo sommersi dall'accelerazione improvvisa dell'epidemia, come ovunque in Europa", aveva detto Macron, sottolineando che la seconda ondata fosse "più dura e letale della prima".

Gran Bretagna

Ieri Boris Johnson ha dichiarato un nuovo lockdown, chiudendo tutti i negozi non essenziali, pub e ristoranti. Il governo ha scoraggiato ai cittadini di spostarsi, a meno che non sia necessario. Anche nel Regno Unito scuole e università restano aperte. Le nuove misure resteranno in vigore per tutto il mese di novembre.

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