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Come cambiano i colori delle Regioni: chi passerà in zona bianca dal 7 giugno

Da lunedì 7 giugno l’Italia diventerà sempre più bianca: quasi certo il passaggio nella fascia con meno restrizioni per Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che si aggiungono a Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Per la conferma ufficiale bisognerà aspettare il consueto monitoraggio settimanale del venerdì.
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A cura di Stefano Rizzuti
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Da lunedì 7 giugno altre quattro Regioni dovrebbero raggiungere la zona bianca, aggiungendosi alle tre che si trovano già nella fascia con meno restrizioni. Il prossimo monitoraggio della cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, che verrà reso noto come di consueto venerdì, dovrebbe decretare l’arrivo in zona bianca per Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Si aggiungeranno, quindi, a Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna, già in bianco dal 31 maggio. Per l’ufficialità, comunque, bisognerà aspettare i dati del report settimanale: in queste sette Regioni dovrebbe essere confermata l’incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, che vuol dire zona bianca.

Quali Regioni saranno in zona bianca dal 7 giugno

È praticamente certa la conferma della zona bianca per le tre Regioni che hanno già fatto il salto verso meno restrizioni nell’ultima settimana: negli scorsi monitoraggi il Friuli-Venezia Giulia ha fatto registrare un’incidenza di 44, 24 e poi 17 casi ogni 100mila abitanti, il Molise 41, 20 e 12, la Sardegna 41, 25 e 13. E il trend sembra essere ancora in discesa. A queste Regioni se ne aggiungeranno altre dal 7 giugno: Abruzzo (42 e 35 casi ogni 100mila abitanti nelle ultime due settimane), Liguria (43 e 28), Umbria (42 e 28) e Veneto (45 e 30). La terza settimana con incidenza inferiore a 50 è ormai quasi cosa fatta, così come il conseguente passaggio in zona bianca.

Tutta Italia in zona bianca entro il 28 giugno

Dal 14 giugno saranno sei le Regioni a passare in zona bianca: Emilia-Romagna (scorsa settimana incidenza a 45), Lazio (46), Lombardia (46), Piemonte (49), Puglia (50), Trento (45). Salvo sorprese anche questa settimana l’incidenza dei casi in questi territori dovrebbe essere al di sotto della soglia dei 50. Dal 21 giugno, invece, potrebbe toccare ad altre sette Regioni, che da questa settimana per la prima volta dovrebbero registrare un’incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti. Attualmente, ma il dato non è definitivo, l'incidenza è pari a 44 in Basilicata, 48 in Calabria, 49 in Campania, 42 nelle Marche, 42 in Toscana, 50 in Sicilia e 49 a Bolzano. Resterebbe fuori solamente la Valle d’Aosta, ultima Regione a uscire dalla zona rossa e, quasi certamente, ultima a entrare in zona bianca: il passaggio dovrebbe avvenire, se il trend in discesa dei contagi fosse confermato, dal 28 giugno. A quel punto tutta l’Italia sarebbe in zona bianca, salvo che non si registri una risalita dei contagi.

Le regole della zona bianca

In zona bianca viene abolito il coprifuoco, con un addio al divieto di spostamenti notturni che viene anticipato rispetto al 21 giugno, quando verrà eliminato in zona gialla. Restano in vigore solamente le regole sul distanziamento e sull’utilizzo delle mascherine, applicando per tutte le attività quanto previsto dai protocolli. È ancora in corso la discussione per decidere se eliminare il limite delle quattro persone al tavolo nei ristoranti e nei bar in zona bianca. Nei territori che entrano in questa fascia, inoltre, si va incontro a riaperture anticipate: discorso che vale per fiere, congressi, parchi a tema, feste di nozze e cerimonie (con green pass), piscine al chiuso, stabilimenti termali, sale giochi. Altra discussione in corso è quella sulle discoteche: al momento possono riaprire, in zona bianca, solamente per effettuare servizio di bar e ristorante (con divieto di ballare in pista), ma si pensa a una riapertura completa, magari solamente per chi è in possesso del green pass.

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