Cashback: respinta la mozione per eliminarlo, ma la maggioranza chiede di cambiarlo
Niente eliminazione del cashback, per ora. La misura voluta dal secondo governo Conte supera la prova della mozione di Fratelli d'Italia, votata oggi al Senato, che ne chiedeva l'eliminazione. Il piano di rimborsi per i pagamenti digitali che mira a contrastare l'evasione fiscale continuerà, ma ci saranno delle modifiche. La mozione a prima firma del senatore Ciriani, presentata a gennaio dal centrodestra unito all'opposizione, chiedeva al governo di impegnarsi nel sospendere il piano cashback e destinare quei fondi ai sostegni per le attività più colpite dalle chiusure anticovid. Il Senato l'ha respinta con 114 no, 20 sì e 89 astenuti. Parere contrario del governo e Lega, Forza Italia e Italia Viva proprio tra gli astenuti.
Passa, invece, l'ordine del giorno che invita il governo "ad approfondire il monitoraggio del programma cashback, anche al fine di adottare eventuali provvedimenti correttivi", con 190 voti favorevoli, 20 no e 13 astenuti. Alle correzioni lavora il ministero dell'Economia insieme a PagoPa: una su tutte colpire chi elude il sistema con tanti micropagamenti per scalare la classifica e arrivare in testa, ambendo al premio da 1500 euro destinato a chi compie più transazioni elettroniche.
La misura ha ricevuto le critiche di diversi esponenti dei partiti che fanno parte della maggioranza e si sono astenuti. Dai leader di Lega e Italia Viva, Matteo Salvini e Matteo Renzi, ai maggiori esponenti di Forza Italia. Duro il commento della presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, su Facebook: "La maggioranza Draghi non sente ragioni, fa cadere nel vuoto il nostro appello e in Senato vota contro la nostra mozione per destinare ai ristori i 5 miliardi del cashback". E attacca gli alleati della coalizione di centrodestra: "I partiti che sostengono il governo Draghi hanno scelto ufficialmente di allinearsi alla posizione del Pd e del M5s, in piena pandemia l’Italia butterà 5 miliardi di euro per la lotta al contante e la lotteria degli scontrini invece di destinare quelle risorse per salvare aziende in crisi e posti di lavoro a rischio". E conclude: "Di questa scelta risponderanno agli italiani".
