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Manovra economica 2023

Carta risparmio spesa e reddito alimentare: cosa sono e requisiti per richiederli dal 2023

Le due misure inserite nella manovra del governo Meloni sono pensate per supportare le famiglie in situazioni di difficoltà economica. La Carta risparmio spesa sarà rivolta a chi ha un Isee sotto i 15mila euro, mentre per il reddito alimentare i dettagli non sono ancora stati decisi.
A cura di Luca Pons
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Per affrontare le difficoltà economiche di chi ha un Isee basso, arrivano la nuova Carta risparmio spesa e il reddito alimentare. Il governo li ha inseriti nella manovra per il 2023, con fondi di 500 milioni di euro per la Carta risparmio spesa e di 1,5 milioni di euro (che diventano 2 milioni dal 2024 in poi) per il reddito alimentare.

Cos'è la Carta risparmio spesa e cosa si potrà acquistare

Per quanto riguarda la Carta risparmio spesa, questa è un beneficio per le persone che si trovano sotto la soglia Isee di 15mila euro, una specie di buono spesa che permette di acquistare beni alimentari di prima necessità. Molti dei requisiti per fare domanda, così come le somme che effettivamente verrano erogate e il sistema per riceverle, devono ancora essere decise: ci penserà un decreto del ministero dell'Agricoltura, che arriverà al massimo entro la fine di febbraio.

Secondo quanto scritto nella legge di bilancio, si sa già che tra i criteri per decidere chi può ricevere la Carta risparmio spesa ci sono l'età dei cittadini, se ricevono la pensione o meno, la situazione economica del nucleo familiare e anche altri eventuali sussidi statali già ricevuti. Il decreto del ministero dell'Agricoltura dovrà poi stabilire anche quanti soldi distribuire e come utilizzarli.

Per riceverlo, ci si dovrà rivolgere al proprio Comune di residenza. Toccherà infatti alle amministrazioni comunali gestire i fondi che sono stati stanziati e le procedure che verranno stabilite dal ministero. Probabilmente, una volta ricevuti i fondi, ciascun Comune dovrà capire il numero di nuclei familiari a cui potrà dare il contributo.

In parallelo, il dicastero dell'Agricoltura dovrà decidere anche le regole per alcuni esercizi commerciali: quelli che decideranno di aderire ai Piani di contenimento dei costi dei generi alimentari di prima necessità. Come annunciato, infatti, non solo ci sarà un bonus per i consumatori, ma anche i negozianti avranno l'occasione di prendere parte a un'iniziativa per abbassare i prezzi su alcuni prodotti essenziali. Non è ancora stato deciso come funzionerà e come verranno incentivati a farlo.

Come funziona il reddito alimentare e a chi spetta

La seconda misura prevista dalla manovra è il cosiddetto reddito alimentare. Si tratta di un'iniziativa per combattere gli sprechi di cibo, e insieme dare un supporto alle famiglie più in difficoltà. In particolare, il reddito alimentare consiste nella distribuzione di pacchi alimentari, realizzati con prodotti alimentari che sono rimasti invenduti ma che sono ancora perfettamente sicuri da mangiare.

Secondo le indicazioni date finora, questi pacchi potranno essere prenotati con un'apposita app e ritirati nei centri di distribuzione. Ci sarà anche la possibilità in caso di particolare bisogno, di farseli portare direttamente a domicilio. Anche in questo caso, però, per avere più dettagli sul funzionamento del reddito alimentare e su chi potrà richiederlo, si dovrà aspettare un decreto (questa volta del ministero del Lavoro) nelle prossime settimane, entro la fine di febbraio.

La misura sarà sperimentata inizialmente solo nelle città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma. Per questo i fondi messi a disposizione sono piuttosto ridotti – 1,5 milioni di euro per il 2023, 2 milioni di euro dal 2024 in poi.

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