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Manovra economica 2023

Bonus fino a 450 euro per chi ha animali domestici: l’emendamento di Forza Italia alla manovra

Forza Italia ha proposto un emendamento alla manovra per dare un bonus da 150 euro per ogni animale domestico, fino a un massimo di 450 euro all’anno. Per le famiglie a basso reddito l’assegno raddoppierebbe.
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A cura di Tommaso Coluzzi
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Un migliore amico da 150 euro. Potrebbero diventare questo, molto presto, cani, gatti e non solo. Un emendamento alla manovra economica del governo Meloni, infatti, prevede un assegno per i padroni di animali domestici. Non è detto che sarà approvato, anzi. Il testo della modifica – a prima firma della parlamentare di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla ma che sarebbe stato sottoscritto anche da vari esponenti di tutti gli altri partiti – probabilmente non passerà durante l'esame della legge di Bilancio, ma sarà certamente discusso. Siamo, infatti, nella fase in cui la manovra può essere emendata, nel pieno dell'iter parlamentare. È un grande classico, in queste occasioni, che spuntino fuori proposte quantomeno sui generis.

La parlamentare di Forza Italia, nel testo dell'emendamento, propone più precisamente di erogare un assegno da 150 euro all'anno per ogni animale d'affezione che vive in famiglia. Parliamo, appunto, di animali domestici che devono essere iscritti alla relativa anagrafe. L'importo massimo raggiungibile può essere di 450 euro all'anno. Perciò, in sostanza, se si ha un animale domestico sono 150 euro, se se ne hanno due diventano 300, dai tre in su sono sempre 450.

Nel testo dell'emendamento viene anche spiegato che il bonus è corrisposto solamente a condizione che il nucleo familiare di appartenenza dell'intestatario dell'animale richiedente l'assegno abbia un Isee non superiore a 15mila euro annui. Insomma, c'è un requisito da rispettare: quello del reddito Isee del nucleo familiare, perciò l'assegno – nel caso, difficile, in cui l'emendamento dovesse passare – sarebbe erogato esclusivamente ai redditi bassi.

Viene anche spiegato che della procedura per la richiesta si dovrebbe fare carico l'Inps, che poi erogherebbe anche il bonus una volta l'anno. Ma non finisce qui: nel caso in cui il reddito Isee fosse ancora più basso – ovvero inferiore ai settemila euro – il bonus raddoppierebbe. Perciò un massimo di 900 euro annui anziché 450: in pratica sarebbero 300 euro ad animale domestico, ma solo per chi è più in difficoltà.

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