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Camusso mobilita la Cgil: il 6 settembre sarà sciopero contro la manovra economica

Dura e compatta l’attacco dei sindacati Cgil, Cisl e Uil alla manovra del governo, in particolare sulle pensioni, sulle cooperative e sul mancato riscatto della laurea e del servizio militare nel calcolo degli anni di servizio.
A cura di Giuseppe Tramontin
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La maggioranza di governo approva la manovra ma i sindacati non ci stanno, e confermano lo sciopero generale del 6 settembre

Cgil, Cisl e Uil sono unanimi nel condannare ed attaccare la manovra del governo e nel confermare i motivi dello sciopero di 8 ore.

Camusso sciopero Cgil

Due giorni dopo l'accordo della maggioranza sulla manovra, le polemiche di sindacati e dell'opposizione di governo non si placano, ma anzi si acuiscono in vista anche dello sciopero di otto ore del 6 settembre; "dopo il vertice di Villa San Martino, le ragioni del nostro sciopero si sono rafforzate" ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso, che ha presentato in conferenza stampa lo sciopero generale.

Al centro delle critiche del sindacato, ci sono tutti i punti delle modifiche alla manovra approvate dalla maggioranza, a partire dalle pensioni sulle quali, secondo la Camusso, "è stato fatto un Golpe della cui gravità non ci si è ancora resi conto. Fino alle cooperative, sulle quali per la Cgil è chiara la vendetta del governo. Il Messaggio che giunge – ha spiegato il segretario del sindacato – è che non ci si può fidare dello Stato, perchè la norma comporterà la violazione degli uguali diritti e delle uguali condizioni."

La leader della Cgil è poi tornata sui motivi delle tensioni con Uil e Cisl, e si è detta preoccupata sul modo in cui Bonanni e Angeletti stanno affrontando la manovra, perchè "continuano ad indicare obiettivi successivi ed impraticabili – ha spiegato – per non dare un giudizio oggi", anche se entrambi sono intervenuti in difesa dei lavoratori con dure posizioni nei confronti della manovra.

“ Il messaggio che arriva ai giovani è che non ci si può fidare dello Stato ”
Susanna Camusso

La Uil ha considerato la manovra un nuovo colpo al pubblico impiego, e preannuncia che il 16 settembre verrà decisa la data di uno sciopero nella pubblica amministrazione. Per il sindacato guidato da Luigi Angeletti l'intervento sulle pensioni nel pubblico impiego "si aggiungerebbe allo slittamento di un ulteriore anno del rinnovo dei contratti, al posticipo di due anni per l'erogazione della liquidazione, alla messa in mora delle tredicesime e agli specifici interventi previdenziali relativi alla scuola."

Il leader della Cisl, Bonanni ha invece dichiarato che "la partita non può chiudersi così", e si continuano a rimarcare le differenze, perchè mentre "si salvano giocatori di giocatori di calcio e redditi alti dal contributo di solidarietà è sbagliato penalizzare chi ha riscattato con i propri soldi la laurea ed il servizio militare". Per i sindacati, quindi, ed in particolare per la Cgil, l'unico merito della manovra sembra essere stato quello di confermare e rafforzare le ragioni dello sciopero generale indetto per il 6 settembre prossimo.

Conferenza stampa Camusso
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