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Calabria, rinviate le elezioni regionali per il Covid tra il 10 febbraio e il 15 aprile 2021

Il governo ha rinviato le elezioni regionali in Calabria, necessarie dopo la morte della governatrice Jole Santelli. Si andrà al prossimo anno, in un periodo compreso tra il 10 febbraio e il 15 aprile 2021. “Fino alla data dell’insediamento dei nuovi organi elettivi, il Consiglio e la Giunta in carica continuano a svolgere, secondo le specifiche disposizioni dei rispettivi Statuti, compiti e funzioni nei limiti previsti e in ogni caso a garantire ogni utile iniziativa, anche legislativa, necessaria a far fronte a tutte le esigenze connesse all’emergenza sanitaria”, afferma il Cdm.
A cura di Annalisa Girardi
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A causa dell'emergenza coronavirus, il governo ha rinviato le elezioni regionali in Calabria, necessarie dopo la morte della governatrice Jole Santelli. Si sarebbero dovute svolgere entro 60 giorni dal congedo del Consiglio regionale, previsto per oggi. Il Consiglio dei ministri di ieri sera ha stabilito che la tornata elettorale avverrà tra il 10 febbraio e il 15 aprile 2021 e la norma sul rinvio del voto sarà inserita nel decreto Calabria sul commissariamento della Sanità.

"Fino alla data dell’insediamento dei nuovi organi elettivi, il Consiglio e la Giunta in carica continuano a svolgere, secondo le specifiche disposizioni dei rispettivi Statuti, compiti e funzioni nei limiti previsti e in ogni caso a garantire ogni utile iniziativa, anche legislativa, necessaria a far fronte a tutte le esigenze connesse all’emergenza sanitaria. Le disposizioni integreranno il contenuto del decreto-legge recante “Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della Regione Calabria”, già approvato dal Consiglio dei Ministri", si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi.

Intanto continuano le polemiche in Calabria, che al momento si trova in zona rossa, quella che delinea cioè il più elevato rischio di emergenza sanitaria. L'ex commissario alla Sanità, Saverio Cotticelli, si era infatti dimesso lo scorso fine settimana dopo aver ammesso in un'intervista di non aver preparato il piano Covid per la Regione, in quanto non sapeva che fosse un suo compito. Dopo aver lasciato l'incarico era però tornato sulla vicenda, affermando: "Non so cosa mi sia successo durante quell'intervista. Non ero io quello che parlava, sembrava la mia controfigura. In realtà il Piano anticovid in Calabria è già pronto da giugno e l'ho fatto io. Non so cosa sia successo nell'intervista, sto cercando di capire con un medico se ho avuto un malore o se è successo qualcosa di strano".

E ancora: "Non ero lucido. Ho vomitato dopo l'intervista. Responsabilità di altre persone? Non sono stato bene, sto indagando. La verità è che quando in Calabria tocchi degli interessi particolari devi essere eliminato. Sono stato vittima di un piano elaborato da menti raffinatissime", ha concluso.

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