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Bonelli porta i sassi in Aula: “L’Adige è secco”. Meloni: “Mica l’ho prosciugato io, non sono Mosè”

Il deputato di Verdi e Sinistra porta dei sassi in Aula, raccolti sul letto del fiume Adige, per mostrare gli effetti della siccità. La presidente del Consiglio replica: “Non l’ho prosciugato io, non sono Mosè”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Cristiana sì, ma non Mosè. Giorgia Meloni si scaglia contro il deputato di alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, durante la sua replica in Aula. La presidente del Consiglio risponde alle critiche del co-portavoce dei verdi, che le chiede cosa farà sulla siccità: "Signora presidente, le faccio vedere una cosa – dice Bonelli, mostrando effettivamente delle grosse pietre – Questi sono dei sassi. Sa dove li ho presi? Li ho presi andando a piedi nel bel mezzo del fiume Adige". E continua: "Normalmente sarebbero stati su un fondale di almeno due metri, o chissà quanto. Sono andato a piedi a prenderli. Quando tornerò a casa li rimetterò dove li ho presi".

"Questo – continua Bonelli, mentre l'Aula comincia a rumoreggiare – per farle capire che oggi la questione della siccità è drammatica nel nostro Paese". Poi attacca Meloni: "C'è poco da ridere su una questione di questo tipo. È un problema drammatico, e voi proseguite con le vostre politiche energetiche, lei che vuole trasformare l'Italia in un hub del gas per vendere il gas all'estero". Bonelli si arrabbia per la reazione di Meloni: "Continua a ridere la presidente, non c'è problema. Questione di stile. Non c'è peggior cosa che irridere chi parla quando non si condivide, evidentemente non ha alcun argomento per controbattere".

Il deputato di Verdi e Sinistra finisce il suo intervento, poi, un paio d'ore dopo, replica la presidente del Consiglio, che lo cita personalmente: "Collega Bonelli, ho trovato molto interessanti i suoi sassi dell'Adige – dice Meloni mentre in Aula si sentono risate fragorose – però, insomma, presumo lei non voglia dire che in cinque mesi ho prosciugato io l'Adige. Perché neanche Mosè, ok?". Poi attacca: "Quindi deve fare i conti con il fatto che questi problemi, come l'Adige che si prosciuga, sono figli di tutto quello che finora non è stato fatto o è stato fatto di sbagliato". E ancora: "Perché io non sono Mosè, collega Bonelli, la ringrazio per attribuirmi poteri che non ho, ma non ce li ho e non ho prosciugato io l'Adige".

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