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Azzolina adesso chiede i test rapidi nelle scuole e un piano per trasporti e ingressi scaglionati

“Dobbiamo agire con molta prudenza, osservare bene quello che accadrà nei prossimi giorni alla curva. Serve programmare, sarà mio impegno, ma posso dire, in realtà, che sarà un impegno di tutto il governo fare in modo che ci sia un pronto ritorno in classe”. Sebbene i contagi di coronavirus non accennino a diminuire, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, pensa già a un ritorno a scuola. E chiede quelle misure, come test rapidi e coordinamento tra ingressi e trasporti, che in molti si aspettavano a settembre. Non a novembre inoltrato.
A cura di Annalisa Girardi
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"Io credo che la scuola sia molto ben organizzata, ha regole ferree preparate durante l’estate, i giovani sono stati molto responsabili e il personale ha fatto un grandissimo lavoro. Servirà un ritorno graduale, bisogna agire con prudenza, programmando": la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, intervenendo alla trasmissione Cartabianca torna a difendere quanto fatto durante l'estate in previsione della riapertura della scuola a settembre e inizia già a parlare di un graduale ritorno in classe. Con i contagi che continuano ad aumentare e sempre più Regioni che si trovano costrette a imporre restrizioni più severe, moltissimi studenti in tutta Italia sono tornati alle lezioni online e alla didattica a distanza. La situazione epidemiologica rimane critica, ma Azzolina pensa alla riapertura. Anzi, specifica: "Le scuole al momento sono aperte, ma non per tutti i gradi di istruzione: gli studenti delle superiori vanno in piccoli gruppi, soprattutto per le attività laboratoriali. Dobbiamo agire con molta prudenza, osservare bene quello che accadrà nei prossimi giorni alla curva. Serve programmare, sarà mio impegno, ma posso dire, in realtà, che sarà un impegno di tutto il governo fare in modo che ci sia un pronto ritorno in classe".

Adesso Azzolina chiede i test rapidi

Per il rientro in classe alla fine della seconda ondata, la ministra afferma anche che si introdurranno i test rapidi e un maggiore scaglionamento, di pari passo con una riorganizzazione dei trasporti. Tutte misure che in molti chiedevano già alla fine dell'estate, piuttosto che a novembre inoltrato. Ad ogni modo, Azzolina ha spiegato: "I test rapidi devono essere fatti nelle  scuole perché tranquillizzano molto le famiglie, gli studenti e anche  il nostro personale scolastico. Li chiediamo da tempo e so che il  commissario Arcuri ne ha comprati in gran quantità e serve una buona organizzazione per farli anche nelle scuole. Per quanto riguarda i trasporti  siamo disponibili a scaglionare ulteriormente gli ingressi: abbiamo chiesto un programma territorio per territorio, purché gli studenti delle secondarie di secondo grado, gradatamente, tornino a scuola".

"Parlo con sindaci e governatori. Ma De Luca non mi risponde"

Infine la ministra ha parlato della collaborazione tra il ministero e le varie autorità locali. Ammettendo una serie di problemi con il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: "Serve la massima collaborazione a tutti i livelli. Io parlo con tanti sindaci e presidenti di Regione. Con la Campania non le nascondo che ho avuto molte difficoltà: ho provato a mettermi in contatto con il Presidente De Luca ma non mi ha risposto".

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