2.308 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Autostrade, Salvini: “Sono due anni che M5s non decide cosa fare. Tengono la Liguria sotto ostaggio”

Matteo Salvini interviene sulla questione della revoca della concessione ad Autostrade e punta il dito contro il M5s: “Sono i Cinque Stelle che da due anni nondecidono cosa fare. La Lega non si è mai opposta. Io mi occupavo di mafia, di droga e di immigrazione. Di autostrade e di concessioni si occupavano loro. Se ci sono gli estremi si revoca, se non ci sono si proroga. La mia posizione oggi è la stessa. Mi auguro su Autostrade che il governo decida qualcosa perché c’è la Liguria sotto ostaggio”.
A cura di Annalisa Girardi
2.308 CONDIVISIONI
Immagine

Matteo Salvini interviene sulla revoca della concessione ad Autostrade. E replica ad alcune affermazioni dell'ex ministro dei Trasporti, il pentastellato Danilo Toninelli, per cui l'impasse degli ultimi anni sia stata dovuta anche al comportamento della Lega, che all'epoca del crollo del Ponte Morandi non permise al dossier di arrivare in Parlamento e diventare legge. "Sono i Cinque Stelle che da due anni non hanno ancora deciso cosa fare. Io non mi sono mai opposto. È una scelta legale non politica. Io mi occupavo di mafia, di droga e di immigrazione, il ministro dei Trasporti era Toninelli e il presidente del Consiglio era Conte. Di trasporti, di autostrade e di concessioni si occupavano loro. Noi come Lega non ci siamo mai opposti".

Salvini chiarisce quindi la sua posizione sulla questione: "Se ci sono gli estremi si revoca, se non ci sono si proroga. Punto. La mia posizione oggi è la stessa. Se c'è un contratto… i contratti non si annullano per simpatia o antipatia. Se ci sono mancanze si revoca, altrimenti no. L'importante è che il governo faccia qualcosa, come su tutti i temi più importanti", commenta il leader della Lega intervenendo a Radio Anch'io su Rai Radio 1. "Io mi auguro su Autostrade che il governo decida qualcosa perché c'è la Liguria sotto ostaggio", conclude Salvini.

Il senatore del Carroccio parla anche dell'incontro con Giuseppe Conte: "Ci andremo settimana prossima, quando ci mettono in mano i documenti per andare ad una riunione. Ma il problema degli italiani in questo momento non sono gli inviti di Conte, ma i soldi promessi che non ci sono nelle loro tasche", afferma. E aggiunge: "Noi le proposte su come risolvere questi problemi le stiamo facendo e speriamo che prima o poi ci ascoltino".In merito alle notizie diffuse dalla stampa, per cui il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sarebbe pronto a entrare nel governo con una maggioranza trovata in Parlamento (che escluda i Cinque Stelle), Salvini taglia corto: "È una non notizia, Berlusconi l'ho sentito ieri e non ha nessuna intenzione di entrare nel governo".

Infine un commento sull'immigrazione e i decreti sicurezza, che il governo annuncia essere pronto a modificare: "Il governo può anche decidere che va bene passare con il semaforo rosso. Secondo me aver fatto triplicare gli sbarchi non è cosa intelligente in un momento di crisi economica. Servirebbe più rigore e più sicurezza. Questo governo invece che offrire più sicurezza, smonta i decreti sicurezza e così non fa un dispetto a Salvini ma lo fa agli italiani e a al nostro Paese". Per concludere rivendica quindi il quadro normativo da lui promosso mentre era ministro dell'Interno: "Non si tratta di lasciare in mare le persone, ma di presidiare i confini, le regole, le leggi, l'ordine, la sicurezza e la dignità di un Paese. L'immigrazione regolare è un valore, l‘immigrazione clandestina è un reato. Quelli non sono naufragi ma sono viaggi organizzati dalla mafia che costano 3 mila dollari a passaggio. Il naufragio è quando c'è il mare in tempesta, un evento imprevedibile e ovviamente soccorri tutti. I viaggi organizzati dai mafiosi non sono dei naufragi", afferma Salvini.

2.308 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views