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Nave Aquarius

Aquarius2, Viminale smentisce pressioni su Panama. Salvini: “Nessun Paese la vuole”

Il Viminale respinge le accuse. Salvini: “È evidente che nessun Paese voglia prendersi la responsabilità di essere identificato con una nave che intralcia le operazioni di soccorso in mare, rifiuta il coordinamento con la guardia costiera libica, attacca alcuni governi democratici come quello italiano, pretende di distribuire dei clandestini in Europa”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Viminale nega di essere intervenuto affinché la nave Aquarius venga cancellata dai registri marittimi di Panama, ufficialmente per irregolarità. L'iscrizione sarebbe stata revocata "sotto l'evidente pressione economica e politica delle autorità italiane", dicono invece le ong MSF e Sos Méditerranée.

Dal ministero degli Interni negano che vi sia stata alcuna pressione su Panama, che intende togliere la bandiera ad Aquarius2 come aveva già fatto Gibilterra. "È evidente – dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini – che nessun Paese voglia prendersi la responsabilità di essere identificato con una nave che intralcia le operazioni di soccorso in mare, rifiuta il coordinamento con la guardia costiera libica, attacca alcuni governi democratici come quello italiano, pretende di distribuire dei clandestini in Europa".

Salvini spiega che la nave dell'ong "pretende di distribuire dei clandestini in Europa e carica decine di persone pur essendo oceanografica". Il ministro degli Interni ribadisce che "per questi signori i porti italiani continueranno a restare chiusi".

Il vicepremier leghista è intervenuto sul caso questa sera a ‘Non è l'Arena' a La7: "Stiamo lavorando con tutti gli avvocati del caso ma posso assicurare a tutti gli italiani che questa nave non arriverà mai in Italia. Di tratta di essere umani non voglio essere complice". Sulle presunte pressioni su Panama ha ribadito: "Non so neanche che prefisso ha, Panama. Non saprei chi chiamare. Se fanno i furbetti, prima o poi ti smascherano. Gli scafisti investono i soldi in esseri umani e droga. Bloccare l'immigrazione clandestina significa bloccare il traffico di armi e droga".

Secondo il sito dell'Autorità marittima di Panama, l'iter di cancellazione di Aquarius dai propri registri è partito il 21 settembre. Aquarius2 è stata ribattezzata così dopo che Aquarius era stata cancellata dai registri di Gibilterra. "L'Amministrazione Marittima di Panama – si legge nella nota – ha avviato il processo di cancellazione ufficiale della registrazione della nave ‘Aquarius2', ex ‘Aquarius' con il numero IMO 7.600.574, con prima registrazione in Germania, a causa di segnalazioni internazionali ricevute, nelle quali si segnala che l'imbarcazione ha disatteso le procedure giuridiche internazionali in materia di immigrati e rifugiati soccorsi lungo le coste del Mediterraneo".

"La denuncia principale – prosegue la nota – viene dalle autorità italiane, che hanno riferito che il capitano della nave si è rifiutato di restituire gli immigranti e i rifugiati assistiti al loro luogo di origine". La nota riporta inoltre l'esito delle ricerche effettuate da cui risulta che "la nave è stato espulsa dalla Amministrazione marittima di Gibilterra, che non ha dato il permesso ad Aquarius di agire come nave di soccorso e anche nel mese di giugno e luglio di quest'anno, ha chiesto formalmente di ‘sospendere le operazioni' e tornare al suo stato di registrazione originale come ‘nave oceanografica'".

La nave Aquarius2, come recita un tweet di MSF, ha recuperato oggi un altro barcone: "Dopo una lunga e complicata attività di ricerca e salvataggio, e a seguito di negoziazioni con la guardia costiera libica, l'Aquarius questa mattina ha tratto a bordo 47 persone, tra cui 17 minori e una donna incinta, da un battello di legno alla deriva in acque internazionali".

"E quindi il Governo italiano ha minacciato lo Stato di Panama perchè cancellasse l'iscrizione al proprio registro della nave Ong Aquarius, che sta salvando vite nel Mediterraneo", afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. "Non risulta che i nostri governanti – prosegue il leader di SI – abbiano usato lo stesso impegno per avere da Panama nomi e soldi di quei nostri concittadini evasori, mafiosi e corrotti che lì nascondono i propri averi. Non era più dignitoso e utile invertire le priorità?".

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