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Alessandra Mussolini rifiuta il passaporto europeo: “Non è inclusivo, discrimina diritti di genere”

“Per ottenere il lasciapassare devi inserire obbligatoriamente o “maschio” o “femmina”. È una discriminazione di genere, ho ritirato la richiesta”: lo ha detto Alessandra Mussolini, parlando del passaporto europeo.
A cura di Annalisa Girardi
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"Per protesta oggi ho cancellato la mia domanda di lasciapassare europeo perché non intendo rispondere al fatto di essere un maschio o una femmina": così Alessandra Mussolini, eurodeputata ed esponente di Forza Italia, ha annunciato di aver ritirato la richiesta di passaporto dell'Ue. Non è un documento inclusivo, ha spiegato. Non offre, cioè, la possibilità di indicare altro genere, se non "maschio" o "femmina".

Incontrando i giornalisti fuori dal Parlamento europeo, Mussolini ha spiegato: "Stamani ho fatto un blitz per chiarire una cosa. Ieri sono andata a chiedere il lasciapassare, che è una cosa estremamente importante, perché dà dei privilegi: puoi circolare liberamente in tutto il territorio Ue e circa 100 nazioni. Se ne occupa la Commissione Europea: ieri mi hanno preso le impronte, il viso è stato digitalizzato. E mi è stato chiesto di barrare maschio o femmina".

L'eurodeputata ha proseguito sottolineando di essere rimasta sorpresa, a quel punto: "Pensavo si potesse mettere una X sulla casella ‘altro' o che comunque fosse accettabile se qualcuno non volesse menzionare il genere. Invece, per ottenere il lasciapassare devi inserire obbligatoriamente o "maschio" o "femmina". Sono andata in amministrazione stamani e ho chiesto: ‘Scusate, avete altre opzioni, se uno non vuole dichiarare che è maschio o femmina?' Mi hanno detto di no".

Mussolini ha spiegato di non voler mettere una croce sopra "maschio" o "femmina", considerandolo discriminatorio. Ma i funzionari le avrebbero spiegato che si tratta delle uniche due risposte legali, in quanto quelle previste dal passaporto italiano. A quel punto, l'eurodeputata ha ritirato la domanda:"Mi hanno detto che non potevo evitare di inserirlo perché illegale. E anche se avessi una X nel mio passaporto italiano non avrebbero potuto accettarlo perché non esiste nella modulistica e nel protocollo".

"Ho detto di cancellarmi. Se accettassi sempre le convenzioni, non faremmo mai passi avanti. Ho mandato una bella e-mail dicendo che dato che è una discriminazione di genere, io non intendo ricevere il lasciapassare dall'Unione Europea. Mi auguro, dato che sono coinvolti il Parlamento Europeo e la Commissione Europea, che possa essere immediatamente inserita la X".

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