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A che punto è la trattativa tra il governo e Lufthansa per l’acquisizione del 40% di Ita

Oggi il ministro Giorgetti ha incontrato il Ceo di Lufthansa a Roma per la cessione del 40% delle azioni di Ita Airways: “Si compie un ulteriore progresso nella direzione della partnership industriale tra i due vettori”, ha commentato il Tesoro. Ma l’accordo non è ancora chiuso.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La trattativa con Lufthansa è entrata ufficialmente nel vivo. A oltre due mesi dalla lettera di intenti diretta al governo italiano, in cui la compagnia aerea tedesca si proponeva per l'acquisizione di una quota importante di Ita Airways, il Ceo di Lufthansa è arrivato personalmente a Roma per accelerare nella chiusura. Dovremmo essere alle battute finali, con l'ex compagnia di bandiera italiana che rimarrebbe comunque in mano al governo. Al momento il 100% delle azioni appartengono al ministero dell'Economia, che ne cederà il 40% a Lufthansa in cambio di circa 300 milioni di euro. Anche se sul prezzo ancora non ci sono certezze: c'è chi dice 250, c'è chi dice 400. È una trattativa, d'altronde.

In ogni caso oggi il Consiglio di amministrazione di Ita Airways "ha approvato il piano industriale già condiviso con Deutsche Lufthansa", ha fatto sapere la compagnia. Poi l'incontro tra il ministro Giorgetti, il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr e il presidente di Ita Airways Antonino Turicchi. A comunicarlo è stato lo stesso Tesoro in una nota: "Nel corso del positivo colloquio è stato illustrato il piano industriale condiviso che determinerà in termini di flotta, network e obiettivi strategici lo sviluppo di Ita Airways – si legge nella comunicazione diffusa dallo staff di Giorgetti – Con l'incontro di oggi, nel solco del Dpcm, si compie un ulteriore progresso nella direzione della partnership industriale tra i due vettori".

La formula dovrebbe essere quella dell'aumento di capitale riservato – che ruota, appunto, intorno ai 250 milioni, tenendo conto della forte perdita di Ita nel 2022 – con l'ingresso dei tedeschi che dovrebbe partire quasi certamente dal 40% delle quote. Insomma, quello di oggi è un nuovo passo avanti verso la chiusura della trattativa. Ma ancora non è detta l'ultima parola, anche questa volta.

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