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Pisapia ladro e Merola drogato: le ultime cartucce di una campagna elettorale senza esclusione di colpi (bassi)

La candidata del Pdl alle comunali di Milano, Letizia Moratti, ha accusato Giuliano Pisapia di aver subito una sentenza di condanna per furto in gioventù nel corso del dibattito a Sky Tg 24, che andrà in onda alale 16 di oggi.
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Le ultime battute della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 15 e 16 giugno prossimo sono tutt'altro che encomiabili: sarà forse l'ansia del verdetto che si avvicina inesorabile, sarà la potenza dei sondaggi o forse si tratta semplicemente delle ultime cartucce da sparare prima del silenzio. Appigli del passato ai quali i candidati si aggrappano per gettare discredito sull'avversario più temuto e azionare, senza pentimento alcuno, la macchina del fango. E' la storia di quanto è successo a Milano, dove il sindaco uscente Letizia Moratti, forse non pienamente appagata dalla campagna elettorale faraonica da 12 milioni di euro, ha ricordato i trascorsi di gioventù del suo avversario, Giuliano Pisapia.

I due candidati alla poltrona del Municipio di Milano si sono confrontati a Sky Tg 24, la rete che sta ospitando in questi giorni diversi faccia a faccia: ieri è stata la volta dei candidati a sindaco di Napoli, domani quella dei candidati di Torino mentre per oggi alle 16 è previsto il duello Moratti- Pisapia. In realtà il dibattito non era partito sul piede di guerra: lo scambio di battute aveva seguito le logiche del buon senso e del fair play. Tutto sembrava andare troppo liscio; al termine del suo intervento Letizia Moratti ha accusato Pisapia di aver rubato un veicolo in gioventù, mezzo che gli sarebbe servito per realizzare un sequestro e un pestaggio. La corte d'Assise, a detta della Moratti, avrebbe giudicato responsabile Pisapia del reato, che successivamente gli sarebbe stato amnistiato. Pisapia non accetta le accuse e tuona: "Queste sono cose che non accetto, è una calunnia di cui risponderà, è una cosa vergognosa". Fuori dagli studi di Sky24 Pisapia è apparso alterato per l'accaduto e ha commentato così la chiusura dell'intervento della candidata della candidata del centro-destra: "Ha strumentalizzato il fatto di essere l'ultima ad avere diritto di parola: ha fatto dichiarazioni assolutamente false sul mio conto, sono stato vittima di un errore giudiziario, riconosciuto da una sentenza che mi ha assolto per non aver commesso il fatto, quando ancora c'era addirittura la formula dell'insufficienza di prove".

Sulla questione il candidato del centrosinistra alle elezioni comunali di Milano si era già espresso in precedenza: "Sono passati oltre trent'anni: arrestato, innocente, per banda armata e concorso morale nel furto di un'autovettura. Prosciolto dalla prima accusa con formula piena nella fase istruttoria: giudicato e assolto anche per l'accusa di concorso morale in furto, reato coperto da amnistia dal quale però i giudici mi hanno assolto nel merito, cosa possibile solo perché risultava evidente la mia innocenza. Un errore giudiziario, riconosciuto da una sentenza passata in giudicato, che comunque ho pagato con quasi quattro mesi e mezzo di carcere".  Non è il primo degli attacchi che il candidato del centrosinistra ha dovuto fronteggiare, non ultimo l'offensiva trasversale attraverso la sua compagna,  Cinzia Sasso, "accusata" di risiedere in una casa di proprietà del Pio Albergo Trivulzio. Una casa in cui Giuliano Pisapia non ha mai abitato e dove la Sasso è subentrata nel contratto d'affitto a seguito del suo ex marito, da cui si è separata anni fa.

Ma Pisapia non è l'unica vittima della macchina del fango in miniatura: sotto torchio c'è anche  il candidato sindaco di Bologna Virginio Merola, reo (confesso) di aver fumato uno spinello durante gli anni della sua gioventù.  Per giustificarsi Merola avrebbe detto: "Me l’hanno offerto, come tutti negli Anni Settanta. Non è grave, fanno più male le sigarette" ma per Il Giornale di Sallusti  lo spinello è un'onta troppo grande per il candidato e gli dedica la prima pagina dell'edizione cartacea con il sensazionalistico "Opposizione allo sbando. La sinistra spinelli e pizzo".  Chissà chi avrà ragione, nel dubbio meglio rileggersi la biblica storiella della pagliuzza e la trave.

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