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Picchiò il carabiniere a Piacenza, dal carcere scrive: “Ho fatto la cosa giusta”

Il portale di informazione anarchica e antagonista InfoAut pubblica le parole di Lorenzo Canti, detenuto per resistenza a pubblico ufficiale: “Abbiamo vinto, ora però spero di non perdere il lavoro”. Il 23enne è in carcere insieme ad un altro ragazzo per aver pestato il brigadiere Luca Belvedere lo scorso 10 febbraio.
A cura di Biagio Chiariello
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Una scena che ha scosso tutto il Pase, quella del 10 febbraio scorso, quando nel corso di una manifestazione antifascista a Piacenza un gruppo di balordi ha accerchiato e picchiato selvaggiamente il brigadiere Luca Belvedere. Per l'aggressione due persone si trovano in carcere: il 23enne Lorenzo Canti (di Modena e appartenente ai centri sociali di Bologna) e al 29enne Giorgio Battagliola (vicino agli ambienti No Tav). Proprio dalla Casa Circondariale "San Lazzaro" di Piacenza, è partita la missiva di Canti, pubblicata su InfoAut, portale di informazione degli anarchici e degli antagonisti. Il 23enne modenese ricorda "la memorabile giornata di lotta collettiva" e sottolinea: "abbiamo vinto tutti noi che abbiamo conquistato le piazze a spinta per non permettere i comizi fascisti e l’equiparazione “democratica” dell’antifascismo militante con il fascismo". "Ora – aggiunge – noi in carcere siamo ostaggi nella rappresaglia dello Stato contro i poveri, in una battaglia persa da Minniti e che ora si serve dei tribunali per reprimere ciò che era giusto e naturale fare: scendere in strada e lottare". In conclusione il suo pensiero va al lavoro "spero di non averlo perso", ma soprattutto alla voglia di tornare in libertà "per vedere le piazze sempre più gremite, compatte e determinate ad opporsi contro la situazione politica che si è venuta a creare dopo le elezioni e continuare a manifestare".

Due persone in carcere, una terza ai domiciliari per i fatti di Piacenza

Per i fatti dello scorso 10 febbraio a febbraio era stato arrestato anche l’egiziano Moustafa Elshennawi. Il 23enne ha poi ottenuto gli arresti domiciliari dopo il ricorso al tribunale del Riesame. Lui insieme a Canti e Battagliola sono accusati di aver fatto cadere, picchiato con lo scudo e con calci e pugni il militare durante gli scontri durante il corteo contro l'apertura di Casa Pound. Dopo circa una settimana di ricovero, Belvedere è stato dimesso dall'ospedale di Careggi. Ha ancora la spalla fratturata, ma si ristabilirà presto.

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