Pedofilia, la Commissione del Papa: “La chiesa deve prendersi responsabilità”

Ha cominciato a lavorare la Pontificia commissione per la tutela dei minori voluta poco più di un mese e mezzo fa da Papa Francesco. "Proporremo al papa statuti per esprimere più precisamente la natura della Commissione, la sua struttura, la sua attività e i suoi obiettivi" fanno sapere i componenti che dal 1° al 3 maggio hanno tenuto il loro primo incontro in quella che è ormai diventata la residenza di Bergoglio, Casa Santa Marta. "La Commissione – spiega il cardinale di Boston, il cappuccino Sean Patrick O’Malley, a guida della diocesi dove nel 2002 scoppiò lo scandalo della pedofilia – non tratterà casi individuali di abuso, ma potrà presentare raccomandazioni sulle direttive per assicurare l’obbligo della responsabilità (accountability) e le pratiche migliori. Negli Statuti intendiamo presentare proposte specifiche per sottolineare le vie per sensibilizzare le persone sulle tragiche conseguenze degli abusi sessuali e sulle conseguenze devastanti del mancato ascolto, dei mancati rapporti di sospetto di abusi, e del mancato sostegno alle vittime di abusi sessuali e alle loro famiglie”.
La Commissione ha voluto poi esprimere "profonda solidarietà a tutte le vittime che hanno subito abusi sessuali come bambini o come adulti vulnerabili", e rende noto di aver "adottato il principio che il bene di un bambino o di un adulto vulnerabile è prioritario nel momento in cui viene presa qualsiasi decisione". Le discussioni di questi giorni, sono state dedicate "alla natura e agli obiettivi della Commissione e all’ampliamento del numero dei membri, così da includere persone provenienti da altre aree geografiche e altre aree di competenza". Inoltre, dice O'Malley, "Abbiamo anche condiviso con Papa Francesco quanta importanza attribuiamo ad alcune aree nel nostro futuro lavoro. Riteniamo particolarmente importante garantire l’esercizio della responsabilità (accountability) nella Chiesa, compreso lo sviluppo degli strumenti per protocolli e procedure efficaci e trasparenti".