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Ossa in giardino, quei resti non sono di Samira Sbiaa: appartengono a un animale

Quei resti nel giardino di Salvatore Caruso appartengono a un animale. La conferma arriverebbe dalle anticipazioni degli esami effettuati nei laboratori di Orbassano sulle ossa ritrovate nell’abitazione dell’ex guardia giurata. Caruso resta comunque indagato per l’omicidio della moglie scomparsa 17 anni fa.
A cura di Angela Marino
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Non sono i resti di Samira Sbiaa quelli riaffiorati dal giardino del marito Salvatore Caruso, nel cui cortile da due giorni sono in corso scavi e ricerche con il georadar e i cani molecolari. I resti, come anticipato da Repubblica.it, Samira Sbiaa, in base agli esami eseguiti nei laboratori di Orbassano, non sarebbero di un essere umano, ma di un animale."Io non ho ucciso nessuno, è tutta una messa in scena, quella famiglia in realtà dovrebbe pagarmi i danni" aveva detto Caruso ai giornalisti solo poche ore fa. Il sessantottenne, tuttavia, resta indagato per l'omicidio di sua moglie, scomparsa 17 anni fa dalla casa coniugale a Settimo Torinese e per occultamento di cadavere. Il caso è stato seguito da vicino anche dal programma Chi l'ha visto, che ha intervistato Caruso diverse volte, portando alla luce anche testimonianze su presunti maltrattamenti ai danni di Samira, da parte del marito.

Secondo quanto dichiarato da Caruso in tutti questi anni, la scomparsa dell'allora trentaduenne sarebbe solo un caso di allontanamento volontario, ma i parenti di Samira in Marocco sono riusciti a ottenere comunque la riapertura del caso e le nuove indagini nella casa dove la donna viveva, pur dopo 17 anni. Quanto al ritrovamento dei resti, in mezzo ai quali è apparsa anche una scarpa femminile, Caruso ha spiegato che quell'area, negli anni Ottanta sarebbe stata usata come discarica e che chiunque avrebbe potuto riversare quei resti e altri rifiuti. "Io non ho mai scavato a quella profondità – ha precisato Caruso – ho scavato a 25 centimetri, per piantare il ciliegio, non so niente di tutto questo. Sono qua da 30 anni, lì, prima c'era una discarica, chi veniva buttava roba, ho chiuso io". "Le ossa? – aveva detto – sono di un animale".

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