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Omofobia, via libera alla Camera. Deputati M5S si baciano per protesta

Il testo contro l’omofobia passa alla Camera con i voti del Pd e di Sc. Il Pdl vota contro. I deputati M5S si astengono e si scambiano dei baci “gay” in bocca per protesta.
A cura di Susanna Picone
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Via libera al testo contro l’omofobia alla Camera dei Deputati: il provvedimento è stato approvato con 228 sì, 108 astenuti e 57 contrari. Ora passa in seconda lettura al Senato. La maggioranza si è spaccata sul testo: hanno votato a favore il Pd e Scelta Civica mentre il Pdl ha votato contro insieme a Lega e Fratelli d’Italia. Da parte del Pdl solo qualche “sì” individuale come quello dichiarato di Giancarlo Galan. Sel e Movimento 5 Stelle si sono astenuti. E l’astensione dei grillini è stata accompagnata anche da una singolare protesta: i deputati del M5S hanno esposto in aula dei cartelli con la scritta “Più diritti” e, alzandosi in piedi, si sono girati verso il proprio compagno di banco e si sono scambiati dei baci “gay”. Una protesta nata dall’insoddisfazione del testo sull’omofobia: è stata Silvia Giordano, incaricata della dichiarazione di voto di astensione, a dare inizio allo scambio di baci e abbracci: “Un bacio e un abbraccio non possono fare male a nessuno”, ha affermato in aula. Il presidente di turno Roberto Giachetti ha invitato i deputati grillini ad abbassare i cartelli.

A far saltare l'accordo Pd-Pdl è stato l’emendamento, a firma Walter Verini (Pd), che estende ai reati fondati sull’omofobia o transfobia le aggravanti previste dalla legge Mancino (pena aumentata fino alla metà). “Il confronto in Aula è stato difficile ma ci ha fatto fare grandi passi in avanti rispetto alla scorsa legislatura: l'Italia può finalmente avere per la prima volta una norma efficace per contrastare la violenza che nasce dalle discriminazioni sessuali”, ha commentato lo stesso Verini che ha parlato di “un risultato storico”. “Ci auguriamo adesso – ha proseguito – venga al più presto confermato dal voto del Senato per far diventare a tutti gli effetti questo provvedimento legge dello Stato italiano”. Grazie all’emendamento – ha spiegato Verdini – è stata inserita anche l’aggravante, così come già avviene nell’ambito della legge Mancino per reati che riguardano l'odio razziale, antisemita e antireligioso.

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