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Obama e il suo discorso su Israele, Palestina e Medio Oriente: le reazioni del mondo

Il discorso di ieri di Barack Obama su Israele, Palestina e Medio oriente ha avuto una vasta eco. Le democrazie occidentali sembrano sposare in pieno le sue parole, ma la risposta dei diretti interessati è stata abbastanza fredda.
A cura di Alfonso Biondi
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Stati Uniti

Arrivano le prime reazioni al discorso di ieri tenuto dal Presidente americano Barack Obama al Dipartimento di Stato. Un discorso che ha toccato punti nevralgici degli equilibri internazionali come il riconoscimento dello Stato palestinese, che implicherebbe il ritorno di Israele ai confini del 1967, e l'attuazione di piano Marshall per il Medio Oriente, fatto di aiuti alle popolazioni del Nordafrica e della penisola arabica che si rivoltano contro i propri dittatori per diventare democrazie piene. Un discorso che rappresenta una presa di posizione netta, pronunciato proprio alla vigilia del viaggio negli Stati Uniti del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Tante belle parole da parte di Obama, ma le reazioni, quelle dei diretti interessati, sono state decisamente fredde. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha infatti escluso categoricamente la possibilità di tornare ai confini del 1967. Hamas, organizzazione palestinese di ispirazione religiosa islamica di carattere politico e paramilitare, per bocca del portavoce a Gaza Sami Abu Zuhri ha invitato Obama e l'America a porre in essere "atti concreti per proteggere i diritti dei palestinesi e della nazione arabe" e a "non aggiungere slogan". Abu Mazen, presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, ha convocato una riunione d'urgenza del direttivo palestinese  al fine di discutere il discorso di Obama. Mazen ha chiesto ad Israele di "dare al processo di pace la chance che merita".

A raccogliere il discorso con molto favore sono stati gli Stati occidentali. La portavoce dell'Alto rappresentante della Ue Catherine Ashton ha dichiarato che l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno una visione comune sui problemi di cui ha parlato Obama. La Ashton s'è soffermata in particolar modo sulla questione tra palestinese, dichiarandosi favorevole a un ritorno ai confini del 1967 "con scambi concordati tra le due parti, con confini sicuri e riconosciuti dalle due parti".

Anche l'Italia ha accolto le parole di Obama molto positivamente. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è detto "molto incoraggiato dal discorso di Obama". "La Primavera araba è in corso– ha aggiunto il capo dello Stato- e  ci sono grandi possibilità che produca sviluppi positivi".

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