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Obama convoca vertice di guerra per l’ok ai raid anti Isis in Siria e Iraq

Il Presidente americano a poche ore dal discorso alla nazione ha convocato una riunione con i massimi responsabili della sicurezza nazionale e dell’antiterrorismo.
A cura di Antonio Palma
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Il Presidente americano sembra pronto a dare il via libera a raid aerei sulla Siria e l'Iraq per colpire i jihadisti dello Stato Islamico. È quanto si apprende informalmente a poche ore dal discorso alla nazione, previsto per le 21 ora locale, in cui Barack Obama annuncerà il suo piano per combattere la minaccia jihadista. Il Presidente Usa intanto ha convocato una riunione con il National Security Council nella Situation Room della Casa Bianca. In pratica si tratta di una sorta di vertice di guerra al quale sono presenti  tutti i massimi responsabili della sicurezza nazionale, della difesa e dell’antiterrorismo americano per prendere le dovute decisioni alla vigilia dell’anniversario dell’11 settembre. Secondo la Cnn, inoltre, Obama avrebbe chiesto al Congresso l’autorizzazione ad armare e addestrare miliziani in funzione anti-Isis. In pratica il Presidente americano cercherà di agire su tutti i fronti per distruggere lo Stato islamico anche perché secondo molti sondaggi la maggioranza degli americani è apertamente a favore di un’azione forte e concreta contro il Califfato islamico.

Obama al lavoro per formare un’ampia coalizione internazionale

Obama infatti è da giorni impegnato anche per formare un’ampia coalizione internazionale. Il Presidente infatti ha telefonato al re saudita Abdullah per coinvolgere Riad nella lotta agli estremisti di Isis, mentre Il capo della diplomazia Usa Kerry dopo essere andato in Iraq è giunto in Arabia Saudita per incontrare i ministri degli Esteri di sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo. Intanto sia la Germania che la Francia hanno dato pieno appoggio a un'ampia alleanza internazionale che operi contro  la minaccia dello Stato islamico. Parigi in particolare sembra pronta a partecipare anche ai raid aerei. “La Francia se necessario prenderà parte a un'azione militare aerea sull'Iraq contro lo Stato islamico” ha dichiarato infatti il ministro degli Esteri di Parigi, Laurent Fabius. "La lotta contro l'Is deve essere decisa e senza incrinature da parte di tutti coloro che si oppongono alla repressione di quanti la pensano diversamente e alla barbara distruzione delle minoranze” ha invece sottolineato Angela Merkel.

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