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Iraq, visita a sorpresa di Kerry. Obama pronto a bombardare le postazioni dell’Isis

Il Segretario di Stato USA a sorpresa è atterrato a Baghdad dove discuterà con il primo ministro delle strategie per isolare l’Isis.
A cura di Davide Falcioni
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Visita a sorpresa del Segretario di Stato USA John Kerry, che stamattina è atterrato all'aeroporto di Baghdad per una missione che nella giornata di oggi lo porterà ad incontrare il nuovo primo ministro iracheno Haider al-Abadi, che verrà esortato a prendere provvedimenti volti ad allentare le tensioni tra sciiti e sunniti. I due, secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, discuteranno anche di "come gli Stati Uniti possano aumentare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune contro la minaccia dello Stato islamico per l'Iraq, la regione e il mondo". In particolare, oltre all'appoggio militare, Kerry proporrà al leader del governo iracheno di cedere maggiore spazio alla minoranza sunnita, in modo da allentare le forti tensioni all'interno del paese.

Kerry domani in Arabia Saudita per organizzare la coalizione contro l'Isis

Il viaggio di John Kerry proseguirà poi domani in Arabia Saudita, dove discuterà ancora dell'Isis in un incontro con i ministri degli esteri dei sei Paesi appartenenti al Consiglio di cooperazione del golfo (Ccg), dell'Iraq, della Giordania e dell'Egitto. L'appuntamento si terrà a Gedda e servirà a organizzare l'ampia coalizione di oltre 40 paesi che dovrà essere impegnata nello sradicamento dei combattenti jihadisti in Iraq e Siria.

Obama determinato a dare il via ai raid aerei

E a proposito di Siria il presidente Barack Obama sarebbe pronto a dare il via a una serie di raid aerei nel paese per smantellare gli avamposti dell'Isis. Stando a quanto rivela il Washington Post, il numero uno della Casa Bianca avrebbe discusso la strategia militare da adottare lunedì notte nella stanza ovale, con esperti di politica estera. L'intervento militare rappresenterebbe una novità nella strategia di Obama, che fin dall'inizio del suo mandato ha cercato di ridurre la presenza statunitense i Medio Oriente. Stasera alle 21 comunque ne sapremo di più. Intanto una nota della Casa Bianca ha fatto trapelare che "il presidente, il vicepresidente e i leader del congresso hanno avuto una discussione produttiva in cui hanno espresso il loro sostegno per un'operazione che indebolisca e successivamente distrugga l'Isis".

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