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Nuovo stop sulle pensioni: università e servizio militare di nuovo riscattabili?

Dietrofront del governo: gli anni dell’università e del servizio militare potrebbero nuovamente essere riscattabili.
A cura di Danilo Massa
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Maurizio Sacconi, Roberto Calderoli, Paolo Romani

Campo impervio, quello delle pensioni. Abbastanza impervio, perché ogni tanto diventi necessario fermarsi e discutere. Proprio quando sembrava che all'interno della maggioranza si fosse raggiunto un accordo sul tema, ecco che un nuovo stop diventa necessario per superare i possibili problemi di incostituzionalità legati all'emendamento che impedisce il riscatto degli anni di università e naia. Sono 665mila le persone che in queste ore trattengono il fiato, sperando che qualcosa cambi.

Dopo il lungo colloquio di lunedì scorso tra Berlusconi, Bossi e Tremonti, il governo aveva preannunciato le linee di una manovra economica che rivoluzionava la precedente. In materia di pensioni, si era stabilito che gli anni dell'università e quelli del servizio militare non erano più riscattabili per i 40 anni di anzianità (restano riscattabili per la cosiddetta "pensione di vecchiaia"). L'emendamento in questione, presumibilmente poco gradito alla Lega, era stato definito "incostituzionale" da esperti del settore, in primo luogo perché violerebbe l'articolo 3 della carta costituzionale (i cittadini "sono eguali davanti alla legge").

Ecco che dunque arriva l'annuncio ufficiale: la disciplina sulle pensioni verrà nuovamente modificata dopo l'incontro di stamattina tra Maurizio Sacconi e Roberto Calderoli, rispettivamente ministri del Welfare e della Semplificazione normativa. A questo punto, mentre i lavoratori confidano in un'evoluzione positiva della vicenda, si pone comunque l'inquietante interrogativo: dove recuperare le risorse che sarebbero state racimolate dall'impedimento del riscatto degli studi? Ma rispondendo anche a quanti accusano la manovra di essere insufficiente al pareggio del bilancio, i tecnici del Tesoro hanno fatto sapere ancora una volta che il saldo della manovra non cambia, "perché l'emendamento non era ancora stato presentato e quindi non rientrava ancora nel testo definitivo della manovra". Intanto c'è chi già ipotizza il ritorno di una vecchia proposta: l'aumento dell'Iva.

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