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Nicola Zingaretti: “Se Di Maio e Salvini litigano su tutto è meglio tornare al voto subito”

Nuovo attacco del segretario del Pd Nicola Zingaretti contro il governo Lega-M5S: “Se non ce la fanno e litigano su tutto è meglio che vadano a casa e che si torni al voto, dando la parola agli italiani. Basta con le ipocrisie e i giochi di palazzo. Il prezzo di questa paralisi è drammatico e lo pagano gli italiani”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"I ‘complici e alleati' Salvini e Di Maio litigano su tutto ma non mollano le poltrone. Il prezzo di questa paralisi è drammatico e lo pagano gli italiani. Servono lavoro, investimenti, infrastrutture, incentivi alle imprese, una politica estera degna e l'aumento dei salari. Occorre una visione per il futuro fondata sulla sostenibilità ambientale e sociale", lo scrive il segretario Pd Nicola Zingaretti, su Facebook. "Invece mettono più tasse, più Iva, tagli ai servizi sociali e hanno isolato l'Italia nel mondo. Hanno portato il Paese nel pantano. Se non ce la fanno e litigano su tutto è meglio che vadano a casa e che si torni al voto, dando la parola agli italiani. Basta con le ipocrisie e i giochi di palazzo", ha aggiunto il governatore del Lazio, riferendosi alle tensioni di questi ultimi giorni tra i vicepremier Di Maio e Salvini. Il capo politico del Movimento Cinque Stelle ha infatti accusato il leader leghista di voler far cadere il governo. Tesi smentita categoricamente da Salvini e dagli esponenti del Carroccio.

L'affondo di Zingaretti contro il governo giallo-verde arriva proprio in un momento in cui il Movimento Cinque Stelle è in difficoltà per il problema Roma, e per lo scoop de ‘L'Espresso' sugli audio della sindaca Virginia Raggi, e la Lega è alle prese con l'indagine sul sottosegretario Armando Siri, accusato di corruzione. Il segretario dem ha lanciato ieri sera un'altra bordata contro il Movimento: "Ho sentito gli audio della Raggi, mi tiro fuori dal gioco giustizialista di dare colpe. Ma c'è una verità che dice Bagnacani: un presidente di Regione o un sindaco non può dire a un amministratore di una società pubblica ‘io sono il socio e tu devi ubbidire', perché l'Ad di un'azienda sta lì esattamente a garantire la funzionalità dell'azienda. E come dice Bagnacani nell'intercettazione il suo dovere è prima di tutto verificare e tutelare i bilanci dell'azienda – ha detto nel suo intervento in tv – Il problema comunque è che questa città è scappata di mano a chi la sta governandoin tre anni abbiamo avuto 9 assessori che se ne sono andati".

Luigi Di Maio ha risposto per le rime all'avversario: "Sempre ieri sera, a pochi giorni dallo scandalo sulla sanità che ha travolto il Pd in Umbria, ho avuto la fortuna di ascoltare il nuovo segretario del Pd dire che quando un politico è indagato, deve dare delle spiegazioni ai cittadini. Sono più che d'accordo, peccato pero' che ancora stiamo aspettando le sue di spiegazioni…".

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