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Nave Diciotti, ordinato lo sbarco per 11 donne e 5 uomini: tra loro due casi di sospetta tubercolosi

L’ufficio di Sanità marittima di Catania ha ordinato lo sbarco immediato dalla nave Diciotti di 11 donne e 5 uomini, di cui due con sospetta tubercolosi. Ci sarebbe, a quanto si è appreso, l’ok anche del ministero dell’Interno. La restante parte dei migranti bloccati a bordo a causa della mancata autorizzazione allo sbarco rimane in attesa di una decisione da parte delle autorità.
A cura di Charlotte Matteini
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La nave Diciotti è ancora ferma al porto di Catania, con a bordo 150 migranti salvati giorni fa nel Mar Mediterraneo, per la mancata autorizzazione allo sbarco che il Viminale e il ministero dei Trasporti e delle Infrastutture continuano a negarle. La polemica è ormai rovente e numerosi sono gli esponenti politici, in particolare del Partito Democratico e di Liberi e Uguali, che stanno intervenendo per cercare una soluzione al "rebus". Al momento, l'ufficio di Sanità marittima di Catania ha ordinato lo sbarco immediato dalla nave Diciotti di 11 donne e 5 uomini, di cui due con sospetta tubercolosi. Ci sarebbe, a quanto si è appreso, l'ok anche del ministero dell'Interno.

La restante parte dei migranti, però, non sa ancora quale sarà la propria sorte perché il Viminale ancora questa mattina ha ribadito l'intenzione di proseguire con la linea dura e di non procedere con la concessione della necessaria autorizzazione allo sbarco finché l'Unione europea non si farà carico del ricollocamente dei migranti salvati dalla Guardia Costiera Italiana nel Mar Mediterraneo. "C'è assoluta tranquillità e non cambia la linea della fermezza", avrebbero rivelato fonti del Viminale in mattinata.

Da quale ora, negli uffici della Procura di Roma, sono in corso le audizioni del Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, nell'ambito dell'inchiesta aperta sul caso della nave Diciotti. Il magistrato sta interrogando, come persone informate sui fatti, alcuni funzionari del ministero dell'Interno. Al momento risulta aperto un fascicolo per le ipotesi di sequestro di persona e arresto illegale e le iindagini sono finalizzate ad accertare se sia legittima o meno la privazione della libertà personale dei profughi bloccati sulla Diciotti da giorni.

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