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Naufraga barcone, nuova strage di migranti al largo della Libia

A raccontarlo i sopravvissuti sbarcati nel pomeriggio ad Augusta da una nave militare tedesca.
A cura di Antonio Palma
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Una nuova strage di migranti sarebbe avvenuta nelle ore scorse al largo della Libia a causa del naufragio di un barcone carico di disperati in viaggio verso le coste italiane. A rivelare l'agghiacciante circostanza alcuni dei sopravvissuti allo stesso naufragio sbarcati questo pomeriggio nel porto siciliano di Augusta. I migranti sono stati soccorsi in mare dalla nave militare tedesca Holstein che pattuglia il Canale di Sicilia proprio in funzione immigrati. A bordo dell'unità navale tedesca vi erano 283 persone recuperate però in diverse operazioni di soccorso in mare nel Mediterraneo. I superstiti del naufragio invece sarebbero circa una ottantina, raccolti prima da una nave mercantile di passaggio in zona che aveva raccolto il loro Sos e poi affidati alla Holstein, che in precedenza già aveva soccorso diverse imbarcazioni. Alcuni degli ottanta hanno raccontato la loro odissea agli operatori dell’organizzazione umanitaria Save the children che lavorano in porto per accogliere i migranti.

I superstiti avrebbero riferito di essersi imbarcati dalle coste della Libia a bordo di 3 barconi sui quali sono salite circa 120 persone. Una delle imbarcazione, un gommone fatiscente, a un certo punto avrebbe cominciato a imbarcare acqua. A bordo ovviamente è scoppiato il caos a causa della paura. Sempre secondo il racconto dei superstiti, una quarantina di migranti, tra i quali donne e bambini, sarebbero annegati dopo essere finiti in mare. Le loro testimonianze sono ritenute attendibili dall’organizzazione umanitaria. "Abbiamo parlato con diversi di loro e le versioni sono concordi. Ho davanti a me un ragazzo in lacrime perché ha perduto il fratello. Le vittime sarebbero tutte originarie di paesi dell’area sub sahariana" ha spiegato Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the children.

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