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Voragine al Rione Sanità, il geologo Fiore: “Il Comune di Napoli faccia i controlli sulle cavità”

Antonello Fiore, presidente della Società Italiana dei Geologi Ambientali (Sigea), a Fanpage.it: “Non basta un po’ di pioggia a far crollare una cavità. Ma ci sono quasi sempre altri fattori, dall’intervento umano, al mancato monitoraggio. Nel caso del cedimento al Rione Sanità, le indagini accerteranno le eventuali responsabilità, ma questa vicenda serva di monito. Adesso il Comune di Napoli faccia i controlli”.
Intervista a Antonello Fiore
Presidente della Società Italiana dei Geologi Ambientali (Sigea)
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Non si può dare la responsabilità delle voragini che si aprono in città sempre al maltempo. Non basta un po’ di pioggia a far crollare una cavità. Ma ci sono quasi sempre altri fattori, dall’intervento umano, al mancato monitoraggio. Nel caso del cedimento al Rione Sanità, le indagini accerteranno le eventuali responsabilità, ma questa vicenda serva di monito. Adesso il Comune di Napoli faccia i controlli”. A lanciare l’appello è Antonello Fiore, presidente della Società Italiana dei Geologi Ambientali (Sigea), intervenuto a Fanpage.it.

Il crollo al Rione Sanità si è verificato venerdì sera, quando su Napoli si è abbattuto un nubifragio. Un giardino privato in vicoletto San Marco a Miradois è sprofondato, creando una voragine di quasi 30 metri. Sotto, la Procura di Napoli ha trovato un camion sepolto dai detriti e si indaga su possibili lavori da parte di un garage della zona. Nel 2019, un altro cedimento portò al crollo dell’Ospedale Incurabili. In questo caso la Procura indaga su lavori di ampliamento di un garage privato.

Antonello Fiore, presidente Sigea
Antonello Fiore, presidente Sigea

Presidente, qual è la situazione del sottosuolo di Napoli?

Napoli, come Roma, ha tante cavità di origine antropica, cioè non naturali ma realizzate dall’uomo. In passato usate per l’estrazione del tufo o per conservare alimenti. E quindi c’è un problema legato alla loro vulnerabilità. I vuoti nel sottosuolo hanno un equilibrio che si regge su tre fattori: la geometria del luogo, le caratteristiche delle rocce che costituiscono il sottosuolo e i carichi e le vibrazioni in superficie. Quando si modifica l’equilibrio, per vari motivi, come le infiltrazioni o perché si è costruito sopra o scavato sotto, ci può essere un crollo. E qui c’è il problema maggiore.

Perché?

Perché questi crolli arrivano spesso senza preavviso e sono velocissimi. In pochi minuti sprofonda una strada e la voragine può inghiottire o far crollare in poco tempo anche un palazzo.

Che bisogna fare allora?

La prima cosa è il censimento delle cavità. Secondo, garantire una giusta aerazione, perché l’umidità peggiora le condizioni dei materiali. Quando si chiudono le cavità si hanno disastri. Terzo il monitoraggio, con sopralluoghi visivi anche annuali e strumentali se ci sono lesioni, con asseverazione di un tecnico sulla condizione statica.

Chi deve fare il monitoraggio?

I controlli spettano ai proprietari, se le cavità sono accatastate. Se non si individuano i responsabili deve intervenire lo Stato.

Ma ci sono prescrizioni di legge?

Non c’è una legge specifica. Alcune Regioni, tramite le autorità di bacino, hanno fatto atti di indirizzo. Si tratta di una pericolosità molto trascurata, ma che purtroppo con l’aumento dell’urbanizzazione è aumentata.

Cosa succede se si rileva un dissesto?

Nel caso in cui ci si rende conto che ci sono situazione di pericolo per la pubblica incolumità bisogna intervenire con consolidamento e bonifica.

Nel caso della voragine al Rione Sanità, a giudizio di esperto, quanto tempo occorrerà per il ripristino?

Quel crollo è stato impressionante. Se quella voragine si fosse aperta sotto la fondazione dell’edificio non è detto che sarebbe rimasto in piedi. Al netto delle indagini della magistratura, bisognerà capire per prima cosa se si tratta di una cavità singola – e in questo caso si potrà riempire con materiale idoneo velocemente – oppure di una rete caveale. Se così fosse, bisognerà controllare anche il resto delle cavità collegate per vedere se ci sono pericolo di crollo anche altrove e la procedura sarà più lunga.

Chi deve fare queste verifiche?

Il Comune deve intervenire, di concerto con gli uffici tecnici regionali, l’Autorità di Bacino e nel caso specifico, visto che sono in corso le indagini, con la Procura.

A Napoli ci sono una ventina di cavità del Comune oggi utilizzate come garage. Bisogna fare i controlli su tutte?

Io sarei molto prudente a fare un qualsiasi lavoro di trasformazione in una cavità in area urbana. Credo che la realizzazione di autorimesse in queste condizioni debba essere soggetta a numerosi controlli e pareri tecnici così come avviene per la costruzione delle metropolitane; visto il recente caso e i precedenti storici, se fossi io responsabile dell’incolumità dei cittadini avvierei da subito i controlli sullo stato di conservazione e staticità delle cavità presenti in area urbana oltre all’aggiornamento continuo del catasto delle cavità sotterranee.

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