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Covid 19

Test Medicina Napoli con green pass obbligatorio, uno studente su 10 non si presenta

Partiti i test di ingresso per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso della Federico II. Prove che quest’anno richiedono ai candidati il possesso obbligatorio del Green Pass anti-Covid19. Su 4.327 candidati iscritti per sostenere il test, se ne sono presentati solo 3.802, pari all’88%. Il 12% dei candidati, quindi, ha rinunciato alla prova. Alcuni studenti senza green pass l’hanno dovuto stampare in farmacia. Rifiutata la card della Regione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Al via la carica degli aspiranti medici a Napoli. Questa mattina, nella sede di Monte Sant’Angelo della Federico II, sono partiti i test di ingresso per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso dell’Ateneo fredericiano. Prove che quest’anno richiedono ai candidati il possesso obbligatorio del Green Pass attestante l’avvenuta vaccinazione anti-Covid19. Su 4.327 candidati iscritti per sostenere il test, però, se ne sono presentati solo 3.802, pari all’88%. Il 12% dei candidati, quindi, ha rinunciato alla prova. Ma, secondo la Federico II, i numeri sono in linea con la media dei rinunciatari degli altri anni.

Studenti senza green pass, rifiutata la card della Regione

A nessuno, però, è stato negato l’accesso all’interno delle aule per sostenere la prova, perché sprovvisto del green pass. Chi non aveva la certificazione verde anti-Coronavirus, infatti, è andato a stamparla nelle farmacie che si trovano nei pressi del campus universitario. Alcuni candidati non erano a conoscenza dell’obbligo di esibire il green pass e avevano con loro solo la card rilasciata dalla Regione Campania, come riporta l’agenzia Dire, che però non era valida per l'ingresso in quanto non leggibile con l'app per la verifica anti Covid. Richiesta anche l'autocertificazione. In tutti gli atenei italiani l'avvio delle prove, con orario solitamente fissato alle 12, è slittato di un'ora per consentire i controlli.

Assembramenti all'ingresso subito rientrati

Nel complesso, i test d’ingresso di Medicina a Napoli non hanno registrato particolari criticità. Alle 8,30, orario di prima convocazione, si sono verificati degli assembramenti fuori ai cancelli del campus, ma tutto è tornato alla normalità in pochi minuti. L’Università ha preparato tutto nel massimo rispetto delle normative anti-contagio, con aule ampie e nel rispetto del distanziamento interpersonale. All’interno i banchi sono stati disposti a scacchiera. Durante la prova, durata 100 minuti, i candidati hanno avuto l’obbligo di indossare la mascherina Ffp3.

Per i test sono state messe a disposizione 72 aule, per i 4327 candidati, numero leggermente inferiore rispetto a quello dello scorso anno, quando le domande presentate sono state 4.508. A disposizione quest’anno, però, 558 posti per Medicina. Disponibili anche 60 posti per il dipartimento di Odontoiatria e Protesi dentaria e 50 per quello di Medicina e Chirurgia Tecnologica, di nuova istituzione.

Proteste con striscione contro il numero chiuso

Non sono mancati i sit-in di protesta contro i corsi di laurea a numero chiuso. Alcuni ragazzi hanno affisso degli striscione nello spiazzo antistante la sede d’esame. “La pandemia lo ha dimostrato, il numero chiuso va cancellato. No alla sanità azienda”, recita il testo. La protesta è stata organizzata da "Fronte della gioventù comunista”.

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