Terremoto di magnitudo 2.0 nel Salernitano, al confine tra Campania e Basilicata
Un terremoto di magnitudo 2.0 è stato registrato alle prime luci dell'alba nella provincia di Salerno, a pochi chilometri dal confine tra la Campania e la Basilicata. L'epicentro è stato registrato a quattro chilometri a nord del comune salernitano di San Gregorio Magno, ad una profondità di 16 km. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma.
La scossa è stata avvertita poco prima delle 6 di questa mattina (alle 05:51:09, fa sapere l'Ingv), ed è stata avvertita distintamente dalla popolazione. Non si registrano danni a persone o cose, ma solo un comprensibile spavento per i cittadini della zona, compresi quelli di Buccino, Palomonte e gli altri comuni limitrofi. Scossa che comunque è avvenuta in una zona ben nota per la sua sismicità, vale a dire il versante meridionale dell'Appennino Campano, proprio a ridosso di quello Lucano ed incastonato con i Monti Picentini. Una zona, insomma, dove da tempo i residenti "convivono" con scosse di bassa intensità, ma che comunque anche quando non lasciano danni materiali ancora spaventano. Di recente, in Campania la maggior parte delle scosse si sono registrate lungo la maxi-caldera dei Campi Flegrei, da sempre uno dei punti maggiormente "instabili" a livello sismico dell'intera regione, sebbene su un territorio prevalentemente pianeggiante ma affetto da sempre dal bradisismo. Ma non sono rare anche le scosse nelle zone interne, tra il Sannio, l'Irpinia e l'Alto Salernitano, ovvero l'intera dorsale appenninica della Campania, ma fortunatamente senza mai danni a parte il comprensibile spavento dei residenti in zona.
