Stazioni metro linea 1 di Napoli chiuse per 3 mesi: mancano gli autisti per i bus navetta

Caccia agli autisti di bus per le navette sostitutive che dovranno entrare un funzione a fine giugno, per 3 mesi, durante la chiusura estiva della metropolitana Linea 1 nella tratta da Piscinola a Colli Aminei, come anticipato da Fanpage.it. Bisogna, infatti, rifare i binari, usurati dopo circa 30 anni di servizio. "Servono almeno 300 conducenti – afferma Adolfo Vallini, sindacalista dell'Usb – per sopperire alle carenze di organico dovute alle ferie estive". Non solo, perché molti autisti interinali utilizzati finora da Anm sono stati assunti recentemente dall'Air Campania.
Durante l'estate, infatti, Anm registra un calo fisiologico di autisti di circa il 30 per cento. I turni sono riorganizzati con servizi ridotti. Ma la chiusura di tre stazioni della metro (Piscinola, Chiaiano e Frullone) comporterà anche una maggiore domanda di personale. L'Anm potrebbe ricorrere a due strumenti per attingere nuovo personale: assunzioni di conducenti tramite agenzie interinali (c'è già una collaborazione con la società e-Work) o lo scorrimento delle graduatorie attualmente aperte – in scadenza nel 2026 – sia con contratti a tempo indeterminato che determinato. Solo ipotesi, è bene precisare, al momento, perché Anm formalmente non ha ancora convocato i sindacati di categoria per illustrare il piano.
Le tre stazioni che chiudono frequentate da 12mila viaggiatori al giorno
Le tre stazioni che chiuderanno i battenti a fine giugno. Si tratta di fermate molto frequentate dall'utenza. Piscinola non solo è il capolinea, ma è anche stazione di interscambio con la metro Piscinola-Aversa di Eav, che collega Napoli ai comuni dell'area nord.
I lavori, come anticipato ieri da Fanpage.it, dovrebbero partire il 23 giugno prossimo e durare per tutta l'estate. Si tratta solo del primo step per rifare uno dei due binari. L'anno prossimo si metterà mano al secondo e ci sarà, probabilmente, un'altra chiusura.
I lavoratori di Anm, intanto, chiedono certezze. L'Usb si dice "fortemente preoccupata" ed ha chiesto un incontro urgente ai vertici di Anm, "in considerazione della necessità di sostituire il servizio su ferro con il trasporto di superficie", "per proporre soluzioni ed avere chiarimenti sui seguenti punti":
- Da quanto tempo si sapeva che il servizio su ferro avrebbe avuto uno stop di tre mesi per manutenzione e perché a distanza di circa 20 giorni dalla chiusura della tratta indicata in oggetto non è stato comunicato ancora nulla alle Organizzazioni Sindacali per trovare soluzioni organizzative adeguate con le attuali risorse (uomini e mezzi) disponibili;
- Immediata assunzione di operatori d'esercizio attraverso lo scorrimento della graduatoria attualmente in scadenza nel 2026, ma anche per far fronte alle già programmate ferie estive;
- Incentivi giornalieri legati alla presenza per gli operatori di esercizio che saranno chiamati ad effettuare prestazioni di lavoro che richiederanno maggiore produttività ed impegno psicofisico;
- Programmare un servizio sostitutivo che risponda a criteri di massima efficacia, efficienza e sicurezza per far fronte ad una mobilità di circa 12.000 mila passaggi giornalieri che si registrano nelle stazioni di Piscinola, Chiaiano e Frullone.
Il sindacato di base chiede lumi anche sulla sicurezza: "sembrerebbe che l’ANM voglia presidiare le stazioni seppur con gli impianti spenti (ascensori e scale mobili) con l’utilizzo di sole Guardie Giurate. Una soluzione a nostro giudizio sbagliata in quanto a differenza del personale Agente di Stazione, le guardie giurate non hanno ricevuto alcuna formazione specifica sulle norme di comportamento da adottare per incendi nei locali tecnici di stazione, altresì, sprovviste delle necessarie abilitazioni rilasciate dai Vigili del fuoco".
L'ira di Forza Italia: "Scelta sbagliata"
Sulla vicenda intervengono i consiglieri comunali di Forza Italia Napoli Salvatore Guangi e Iris Savastano:
Incomprensibile la scelta di ANM di chiudere tre stazioni metro (Piscinola, Chiaiano e Frullone) per tre mesi. Sono scelte del genere che generano rabbia nei cittadini e noi come consiglieri di opposizione non possiamo che raccogliere questa protesta civile della città. Non possiamo permettere che vengano chiuse tre stazioni della periferia nord per tre mesi, i tre mesi più caldi dell’anno. I test vanno fatti solo di notte, come sempre. Non bastano bus sostitutivi, la metro deve rimanere aperta, il rischio di ingolfare di conseguenza la zona ospedaliera è alto, altissimo. Non è una scelta giusta quella di tagliare fuori dalla città un pezzo dell’area nord. L’ANM prima di decidere su questioni del genere deve passare per il consiglio comunale. Non accettiamo tale modus operandi né tantomeno decidendi. Presenteremo un interrogazione immediatamente all’Amministrazione su questa scelta e chiederemo di ribaltare la decisione della dirigenza Anm. Si dice sempre di tutelare le periferie e poi sono le prime ad essere penalizzate.