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Sparatoria davanti al bar a Qualiano, l’aggressore a 20 anni uccise il suocero dopo una lite

Avrebbe dovuto scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione, ma uscì dal carcere dopo pochi anni. Davanti al pm, oggi, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il 37enne fermato dai carabinieri per la sparatoria a Qualiano, Marco Bevilacqua
Il 37enne fermato dai carabinieri per la sparatoria a Qualiano, Marco Bevilacqua

Marco Bevilacqua, il 37 enne di Torre Annunziata accusato della sparatoria al bar Nirvana Spritz di Qualiano dove sono rimasti feriti 4 ragazzi, nel 2006, quando aveva 20 anni, fu arrestato per l'omicidio del suocero, avvenuto il 24 gennaio dello stesso anno a Scafati, in provincia di Salerno. Bevilacqua gli sparo un colpo di pistola al cuore, al culmine di una lite. Nel 2008 la Corte d'Assise d'Appello di Salerno, confermò la condanna di primo grado. L'uomo avrebbe dovuto scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione, ma uscì dal carcere dopo pochi anni.

Nel 2016 fermato dai carabinieri senza patente

Nel 2016, mentre era fuori in libertà vigilata, i carabinieri lo bloccarono dopo un inseguimento per 10 chilometri a Qualiano. Bevilacqua, senza patente, era alla guida di un'auto priva di assicurazione, non si era fermato a un posto di blocco dei militari dell'arma.

L'uomo non ha risposto al pm

Secondo le indagini delle forze dell'ordine, il 37enne sarebbe il responsabile della sparatoria avvenuta ieri sera, poco prima della mezzanotte, al bar di Qualiano. Bevilacqua è stato poi rintracciato dai carabinieri a casa della madre. L'uomo, assistito dal suo avvocato di fiducia, Nunzio Mallardo, è in stato di fermo accusato di tentato omicidio plurimo, rapina aggravata, porto e detenzione abusiva d'arma. È stato portato al carcere di Poggioreale in attesa dell'udienza di convalida del fermo davanti al gip che potrebbe tenersi domani o martedì mattina. Oggi è rimasto in silenzio davanti al pm Giuseppe Vitolo, della procura di Napoli Nord, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Il movente del gesto non è ancora chiaro, anche se tra le ipotesi ci sarebbe quella di una vendetta per una discussione con alcuni dei giovani rimasti poi feriti che sarebbe avvenuta alcuni giorni fa. Ma fatti e circostanze sono ancora tutti da verificare e bisognerà attendere il prosieguo delle indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Giugliano, insieme ai colleghi della stazione di Qualiano, per avere maggiori elementi.

La rapina al vigilantes, poi la sparatoria in bici

Come ancora da chiarire è la dinamica di quanto avvenuto sabato sera. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell'ordine, Bevilacqua per procurarsi la pistola avrebbe avvicinato un vigilantes di una pompa di benzina di Qualiano, rapinandolo dell'arma sotto la minaccia di un coltello. Avrebbe poi raggiunto il bar Nirvana Spritz di via Fratelli Rosselli a bordo di una bici elettrica. Si sarebbe fermato sul marciapiedi di fronte e avrebbe fatto fuoco sui clienti che erano all'esterno del locale. All'interno del locale, il titolare ha pensato inizialmente ad una rapina e si è gettato a terra, trascinando anche un'amica, nascondendosi dietro il bancone. L'assalitore è poi fuggito, lasciando a terra quattro ragazzi feriti.

I quattro ragazzi feriti: due sono gravissimi

Sono 4 i giovani rimasti feriti nella sparatoria. Due sono gravissimi: si tratta di Michele Di Palma, che ha compiuto 18 anni lo scorso 26 maggio, e Castrese D'Alterio, anche lui 18enne, ricovderati in ospedale, lottano per la vita. Gli altri due feriti sono Nicola Di Palma, 19 anni, fratello di Michele, operato in ospedale e ricoverato in osservazione, e Bernardo Falco, 18 anni, medicato e dimesso, colpito ad un polpaccio e sotto il mento.

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