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Sparatoria a Qualiano con 4 feriti, il gestore del bar: “Pensavo a una rapina, ho avuto paura”

Il gestore del bar di Qualiano dove c’è stata la sparatoria: “Ho preso una mia amica e mi sono buttato a terra al primo sparo. Stasera riapro”
A cura di Gaia Martignetti
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Giovanni Iovinella, gestore del "Nirvana Spritz" di Qualiano
Giovanni Iovinella, gestore del "Nirvana Spritz" di Qualiano

«Questa persona è scesa dalla bicicletta e ha iniziato a sparare, intorno alle 23.40. Ero dentro. Appena ho sentito il primo sparo, ho preso una mia amica e mi sono buttato a terra dietro al bancone, quindi non so cosa è successo di preciso. All'inizio pensavo fosse una rapina. Ho avuto paura». Giovanni Iovinelli è il giovane gestore del Nirvana Spritz, il bar al cui esterno è andato in scena un vero e proprio Far West. Qualiano, cittadina alle porte di Napoli, un sabato sera come tanti si è trasformato in una possibile tragedia, perché questo bar si trova sul corso principale della città, ed è frequentato soprattutto da giovanissimi.

È qui che Marco Bevilacqua, 37enne già noto alle forze dell'ordine, avrebbe sparato diversi colpi dopo aver derubato una guardia giurata della pistola, colpendo poi 4 persone. Ancora non è chiara la dinamica, che è al vaglio degli inquirenti. Due giovani rischiano la vita, uno è in osservazione mentre il quarto è stato già dimesso. Bevilacqua al momento è in stato di fermo a Poggioreale, in attesa dell'udienza di convalida. L'accusa per Bevilacqua al momento è tentato omicidio plurimo, detenzione e porto di arma comune da sparo e rapina aggravata.

Il titolare del bar: "Qui nessuna lite in questi giorni"

Secondo quanto racconta il gestore del locale all'esterno del bar, in questi giorni, non c'è stato alcun litigio. «Cerco di mantenere una clientela abbastanza buona, litigi, queste cose qua, non si vedono qui. Sarà stato un litigio che si è chiuso qui, ma iniziato da un'altra parte. All'inizio pensavo fosse una rapina e volevano far spostare le persone sparando in cielo. Ho avuto paura. Conoscevo i ragazzi che erano seduti, il paese è piccolo, ci conosciamo tutti. Spero che stiano bene, non li ho ancora sentiti. Ora faccio una pulita dentro e stasera riapro. Non è una cosa dipesa dal locale, non ho motivo per non riaprire».

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