Scavi di Pompei a numero chiuso, code chilometriche di turisti: “In fila per ore sotto il sole”

Code chilometriche al Parco Archeologico di Pompei nel Ponte del 1 Maggio. Lamentele dei turisti. Le agenzie di viaggi: “Servono correttivi”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Parco Archeologico di Pompei a numero chiuso con un limite di 20mila visitatori al giorno. Per il Ponte del 1 Maggio all'esterno degli Scavi si sono formate code chilometriche di turisti. Tante le lamentele: "In fila per ore sotto il sole e non abbiamo trovato i biglietti alla fine, perché esauriti". Protesta delle agenzie di viaggi: "Servono correttivi". Molti i video girati dai visitatori durante il weekend che segnalano code e disagi, con lunghe attese per accaparrarsi i ticket di ingresso. Terminati i biglietti, i cancelli sono stati sbarrati e chiusi con lucchetto. Affisso anche un cartello che ha informato i turisti del sold out. Molti, dopo tante ore di attesa in fila, hanno protestato.

Le agenzie di viaggio: "Lunghe code a Pompei, servono correttivi"

Sulla vicenda il presidente Adv Unite Cesare Foà e Agostino Ingenito, coordinatore Guestitaly associazione di tutela dei viaggiatori, hanno dichiarato:

A Pompei e negli altri principali siti culturali e naturalistici si registrano lunghe file e difficoltà organizzative da parte del Parco Archeologico e degli enti gestori, come nel caso del Vesuvio. Sono stati diffusi dei video che mostrano i disagi all'accesso agli scavi di Pompei , soprattutto in questi giorni, malgrado siano attivi sistemi di voucher e accessi differenziati per prenotati ma che non funzionano. È evidente l'incubo che vivono i turisti e gli operatori. "Abbiamo un indotto messo a rischio per la scarsa attenzione dimostrata e una miopia nella distribuzione degli ingressi per gli operatori accreditati che danneggia tutta la Campania.

E concludono:

Il traffico crocieristico, e non solo, è in difficoltà perché ha poco tempo per effettuare il tour richiesto e le persone, con il biglietto regolarmente comprato, non possono sostare in fila, sotto il sole per ore, per ritirare i biglietti, già pagati, e poi effettuare una seconda fila per entrare senza alcun controllo. Ma i disagi si estendono anche ai turisti individuali e gruppi non organizzati. Malgrado le nostre proposte anche per migliorare sul limite imposto dei 20mila accessi giornalieri, il Parco Archeologico resta sordo. Occorrono tutela e salvaguardia per questi nostri eccezionali asset culturali.

Disagi anche al Parco del Vesuvio

Code di turisti e attese anche al Parco del Vesuvio, sottolineano agenzie di viaggi e tour operator:

"Il Ministro Giuli deve occuparsene, considerando che, a distanza di due settimane, ha visitato la Campania, ma solo per eventi marginali. È fondamentale rivedere gli assetti gestionali dei siti culturali in Campania, auspicando una governance che porti a soluzioni concrete per garantire il rispetto verso i visitatori, italiani e stranieri, spesso di fronte a disservizi e mobilità insostenibile".

Infine, aggiungono:

In chiave di sostenibilità, è essenziale introdurre un sistema di prenotazione più performante per gestire i flussi turistici, avere personale in grado di rispondere alle sollecitazioni di questi grossi flussi di gruppi ed individuali, promuovere mezzi di trasporto efficienti. Insopportabili le carenze strutturali della Circumvesuviana, come pure la gestione degli accessi di ncc e pullman oltre che sensibilizzare i visitatori sulla conservazione delle risorse. Ma va resa più sostenibile l'esperienza dei visitatori, riducendo l'impatto ambientale e sociale sui territori.

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