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Palazzo Reale, la meraviglia dei giardini pensili. Il direttore: “Sogno di portarci i visitatori”

I giardini pensili di Palazzo Reale a Napoli sono un’immagine da cartolina, uno scorcio poco conosciuto della ex-residenza dei reali borbonici. A svelarne i segreti una foto del neo-direttore Mario Epifani dal belvedere superiore che sovrasta i giardini: “Che spettacolo quel belvedere. Il mio sogno è farci arrivare anche i visitatori”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Alberi e siepi con lo sfondo del Golfo di Napoli e la sagoma inconfondibile del Vesuvio. I giardini pensili di Palazzo Reale a Napoli sono un'immagine da cartolina, uno scorcio poco conosciuto della ex-residenza dei reali borbonici. A svelarne i segreti una foto del neo-direttore Mario Epifani, dal belvedere superiore che sovrasta i giardini, che sul suo profilo social ammette: "Oggi sono finalmente riuscito a salire fino al belvedere, spettacolare altana rivolta verso il mare, proprio sopra al giardino pensile. Il mio sogno è farci arrivare anche i visitatori di Palazzo Reale".

Palazzo Reale, il neo-direttore Epifani: "Che spettacolo quel belvedere"

Mario Epifani, direttore del Palazzo Reale di Napoli
Mario Epifani, direttore del Palazzo Reale di Napoli

I giardini pensili di Palazzo Reale, già aperti al pubblico, sono però poco conosciuti, perché si trovano sul belvedere nel lato più interno del Palazzo, per chi proviene da piazza del Plebiscito, che affaccia direttamente su via Acton e i giardini del Molosiglio. Per questo motivo, è difficile scorgerli anche dalla strada. Si tratta di uno degli scorci più suggestivi che il nuovo direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani, nominato il 12 settembre scorso, ha annunciato di voler valorizzare, possibilmente migliorandone l'accessibilità anche alla fruizione pubblica. "L'immagine di Palazzo Reale più conosciuta è quella della facciata di piazza del Plebiscito – aveva spiegato a Fanpage.it Epifani – L'idea è di sfruttare questi vari affacci bellissimi con la parte del giardino romantico e del giardino pensile. Tenendo conto ovviamente dei vicini di casa: il Teatro San Carlo, la Biblioteca Nazionale e la Soprintendenza. È una porta sul mare, per chi arriva via mare da Napoli. Bisogna insistere su questa posizione cardine della città”.

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