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Ordine avvocati Napoli, il penalista Carmine Foreste nuovo presidente: si è dimessa Titti Troianiello

Il penalista Carmine Foreste è il nuovo presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. Succede a Titti Troianiello che ieri si è dimessa dopo 14 mesi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il penalista Carmine Foreste è il nuovo presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli. Succede a Titti Troianiello, prima donna a capo del consiglio forense partenopeo, che ieri pomeriggio ha rassegnato le dimissioni dopo quasi 14 mesi. Il cambio al vertice del Coa è arrivato dopo un lungo braccio di ferro creatosi all’interno dell’Ordine avvocati di Napoli: la formazione di una nuova maggioranza (una ventina consiglieri su venticinque facenti capo a Foreste) aveva sconvolto gli equilibri precedenti e contestato la gestione del presidente Troianiello presentando una mozione di sfiducia.

Lo scontro politico si è accentuato durante le ultime settimane: Troianiello aveva informato i consiglieri che “per indifferibili argomenti da sottoporre al Consiglio” la seduta consiliare si sarebbe tenuta mercoledì 10 aprile e non più il giorno 18. Ma anche mercoledì 10 si era registrato l’ennesimo rinvio per “un errore di procedura” nell’invio della convocazione ai consiglieri. Si è così arrivati a oggi con le dimissioni di Troianiello: il Coa volta pagina con l’elezione di Foreste nuovo presidente degli avvocati napoletani.

Carmine Foreste, 37 anni, ha rivestito finora la carica di vicepresidente. È il 28° presidente del Coa (il primo fu nel 1875 Francesco De Marco), eletto con la maggioranza dei voti espressi dai consiglieri a scrutinio segreto: è l’avvocato più giovane della storia a guidare l’Ente pubblico partenopeo, con lui un penalista torna ai vertici dell’Ordine avvocati dopo 32 anni, l’ultimo era stato Eugenio Cricrì nel 1992. Sono questi gli esiti più significativi della seduta consiliare che si è svolta questa pomeriggio presso la sala “Cafiero” del tribunale napoletano, riunione incentrata sulla mozione di sfiducia al presidente Troianiello che era tra gli argomenti all’ordine del giorno.

Troianiello: "Mancanza di lealtà"

Dure le parole della presidente uscente, Immacolata “Titti” Troianiello, che ieri ha presentato le dimissioni e lasciato l’incarico di presidente del Consiglio dell’Ordine avvocati di Napoli guidato per quasi quattordici mesi dal suo insediamento, per l’esattezza 416 giorni: è stata la prima donna in assoluto a presiedere il parlamentino forense napoletano:

“Faccio un passo indietro per non rischiare l’interruzione delle attività del Consiglio e per non ledere, anche nell’immagine, l’Avvocatura napoletana. Mi rammarica la mancanza di lealtà rispetto al progetto politico presentato agli elettori. Ho sempre condiviso tutte le decisioni prese con l’ufficio di presidenza e con la maggioranza. Ho avuto quale principale obiettivo il risanamento della gravissima situazione debitoria ereditata dalle precedenti gestioni dell’Ente che aveva trovato nell’assemblea di ottobre 2023 un plebiscitario consenso. Tantissime altre iniziative sono state promosse in questo singolo anno con un enorme sforzo personale. L’assenza di concreti rilievi critici al mio operato – comunque inconsistenti – lascia immaginare come la sfiducia ruoti attorno ad ambizioni che avevo tentato di contenere per adottare sempre la scelta più giusta per la classe forense. Rimpiango solo di non essere riuscita a creare in tempo un meccanismo di trasparenza che consenta agli avvocati di conoscere le vicende dell’Ente, pur avendo organizzato molteplici riunioni interassociative”.

Foreste: "Serve un metodo innovativo"

Carmine Foreste, nuovo presidente dell'Ordine degli Avvocati, ha commentato:

“Assumo la carica con il profondo rispetto che si deve all’Avvocatura partenopea e alla sua prestigiosa storia. L’onere fa fronte all’onore che questo ruolo porta con sé in un momento storico così complesso. Il mio impegno  sarà affinché l’Avvocatura partenopea esca quanto prima e più forte di prima da questo momento. Dal passato trarrò i dovuti insegnamenti per il futuro, con la consapevolezza che occorre far ricorso ad un metodo innovativo. Sarà necessario dare centralità al ruolo del Consiglio e valorizzare l’impegno e le importanti professionalità di ciascun consigliere, con cui ho la fortuna di accompagnarmi in questa consiliatura, ascolterò ciascuno di loro con l’obiettivo di far apprezzare il loro imprescindibile apporto. Il Consiglio dovrà lasciare un segno positivo non solo verso i colleghi, ma anche verso la società, rispetto alla quale l’Avvocatura costituisce una importante risorsa. Sento il peso della speranza di rinnovamento ma al tempo stesso traggo energia dal voler affrontare con successo questa sfida”.

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