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Nove coltellate per aver difeso la sorella: ecco perché il ragazzo è stato ferito a scuola

Lo studente accoltellato da un coetaneo nell’istituto “Duca di Buonvicino” a Miano aveva già avuto una discussione con il suo aggressore il giorno prima dell’accadimento.
A cura di Valerio Papadia
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Ragazzino col coltello a Napoli /Foto Carmine Benincasa, Fanpage.it
Ragazzino col coltello a Napoli /Foto Carmine Benincasa, Fanpage.it

Una lite il giorno precedente all'aggressione: sarebbe questo ad aver provocato il ferimento dello studente di 17 anni, colpito ieri, martedì 25 ottobre, con 9 coltellate da un coetaneo nell'istituto "Duca di Buonvicino" a Miano, periferia Nord di Napoli. Stando a quanto si apprende, infatti, tra il 17enne e il coetaneo – che ha confessato l'aggressione – sarebbe nata una lite anche il giorno precedente al ferimento: il 17enne colpito dai fendenti, infatti, lunedì 24 ottobre sarebbe intervenuto per difendere la sorella minore; sarebbe così nata una lite con il coetaneo, finita a spintoni e che, apparentemente, sembrava essere terminata lì.

Il giorno successivo, ieri, martedì 25 ottobre appunto, la lite per futili motivi nata il giorno precedente è sfociata nel sangue: a scuola, il 17enne è stato raggiuto dall'altro ragazzo – che frequenta un'altra classe nello stesso istituto – e colpito nove volte con un coltello.

Le condizioni del 17enne: stabile ma sotto osservazione

Soccorso dal 118, il ragazzo è stato portato in codice rosso all'ospedale Cardarelli: le sue condizioni sono state giudicate gravi ma non è in pericolo di vita; ciononostante, il 17enne continua ad essere tenuto sotto osservazione dal personale medico del nosocomio partenopeo.

"In questo momento è stabile emodinamicamente, ma resta in codice rosso, ha completato la parte diagnostica e la fase iniziale per stabilizzarlo, tra un po' sarà ricoverato perché è ancora in prognosi riservata. Tutte le lesioni traumatiche possono essere evolutive, dobbiamo tenerlo strettamente monitorato" ha spiegato a Fanpage.it la dottoressa Fiorella Paladino, primario del Pronto Soccorso del Cardarelli.

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