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Napoli, si ferma la manutenzione di fontane e monumenti: la società di Monumentando contro il Comune

L’imprenditore Giuliano Annigliato, patròn della Uno Outdoor, a Fanpage.it: “Sulle opere restaurate tramite il progetto Monumentando, come il Ponte di Chiaia, le Torri Aragonesi o la statua di Diaz, c’era un cronoprogramma di manutenzione a rotazione biennale, che prevedeva il nostro intervento fino al 2025. Purtroppo, non possiamo farlo più, perché il contratto è stato rescisso dal Comune. Oggi siamo in contenzioso con il Comune di Napoli, verso il quale vantiamo 3,8 milioni di euro per i danni che ci ha arrecato”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Sulle opere restaurate tramite il progetto Monumentando, come il Ponte di Chiaia, le Torri Aragonesi o la statua di Diaz, c’era un cronoprogramma di manutenzione a rotazione biennale, incluso nell’accordo, che prevedeva il nostro intervento fino al 2025. Purtroppo, non possiamo farlo più, perché il contratto è stato rescisso dal Comune. Oggi siamo in contenzioso con il Comune di Napoli, verso il quale vantiamo 3,8 milioni di euro per i danni che ci ha arrecato”. È chiaro l’imprenditore Giuliano Annigliato, patròn della società Uno Outdoor, che aveva vinto l’appalto per il restauro di 27 monumenti cittadini, tramite le sponsorizzazioni pubblicitarie, col Comune di Napoli. Appalto poi revocato l’anno scorso dall’amministrazione De Magistris. Di quei 27 monumenti ne sono stati restaurati 7. Per questi, era previsto un programma di manutenzione periodica fino al 2025. La società sarebbe dovuta tornare con interventi di mantenimento delle opere oggetto di restyling. Programma che però, secondo l’imprenditore, è saltato.

Infiltrazioni al Ponte di Chiaia, la Uno Outdoor: "Abbiamo atti dei collaudi"

“Noi siamo orgogliosi del lavoro fatto con Monumentando – spiega a Fanpage.it Annigliato – Abbiamo compiuto il nostro dovere, da società seria quale siamo, restituendo ai napoletani i monumenti completamente restaurati”. Negli scorsi giorni, i consiglieri comunali Roberta Giova e Diego Venanzoni (La Città), con un dossier fotografico hanno mostrato lo stato di degrado in cui versa il torrino ascensore del Ponte di Chiaia, con vistose infiltrazioni, intonaci scostati e crepe. Per Annigliato, però, “noi nel 2017 abbiamo consegnato il Ponte di Chiaia intatto. Abbiamo tutti gli atti del collaudo firmati dai tecnici del Comune, della Soprintendenza e dell’Unesco. Dopo 4 anni non possono dire che i problemi sono nati dopo la ristrutturazione. Quel ponte era avvolto dalle reti per non far cadere calcinacci in testa ai passanti. Noi l’abbiamo rimesso a nuovo. Le reti oggi non ci sono più”.

“Il Comune sa bene – conclude Annigliato – che il problema è legato a infiltrazioni provenienti da via Nicotera, sulla sede stradale e del marciapiedi, dove altre società hanno fatto altri lavori. Dopo 4 anni non possono addebitarci nulla. Peraltro, come detto, l’accordo prevedeva un programma di manutenzione ciclica dei monumenti restaurati fino al 2025, che adesso non si farà più. Ed è stato il Comune a rescindere il contratto”.

Riaperto l'ascensore di Chiaia dell'Anm

Intanto, ha riaperto al pubblico questa mattina l’Ascensore di Chiaia. Interamente rinnovato, l’impianto di risalita torna a collegare via Chiaia a via Nardones. L'azienda ha acquistato due nuovi ascensori che hanno sostituito quelli precedenti che avevano raggiunto il termine della loro vita tecnica, con un investimento di 120mila euro. I due nuovi ascensori assicurano 700 corse al giorno alla velocità di 0,75 metri al secondo con un impianto elettroidraulico a spinta indiretta e motori a secco per limitare la temperatura di esercizio. La capacità dell’impianto è di 10mila passeggeri/giorno, temporaneamente ridotta, per le limitazioni previste dalla normativa anti Covid, che prescrive l’ingresso di una persona per volta e di due persone con bambini al seguito nel caso di congiunti conviventi.

L'impianto aveva chiuso i battenti il 12 ottobre 2020, la riapertura era prevista a fine gennaio, ma è slittata di qualche settimana per acquisire prima dell’apertura la necessaria documentazione amministrativa. L’intervento straordinario eseguito negli ultimi quattro mesi, ha incluso la rimozione e sostituzione di argani, cabina, contrappeso; la sostituzione del quadro elettrico di comando e delle linee elettriche dell’ascensore, l’adeguamento dei dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa, l’installazione del nuovo sistema di monitoraggio dell’impianto per la diagnostica di funzionamento, la sostituzione delle cabine e delle porte di accesso, la realizzazione di nuove pulsantiere e indicatori di piano.

"Si tratta – dichiarano l'Assessore alla Mobilità e al Trasporto pubblico, Marco Gaudini e l'Amministratore Unico ANM Nicola Pascale – di un intervento importante che consente la ripresa di un servizio fortemente utilizzato dai cittadini. Avevamo assicurato che l'ascensore sarebbe ripartito ed oggi si dà avvio nuovamente al servizio con un impianto completamente rinnovato. Continua così l'azione dell'amministrazione e dell'ANM volta a garantire all'utenza un migliore servizio di trasporto e di intermodalità anche attraverso interventi di riqualificazione dell'offerta".

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