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Trasporto pubblico a Napoli

Metro Linea 1, i treni nuovi potranno circolare: l’Agenzia Nazionale delle ferrovie verso l’ok

Esito positivo per le prove tecniche di martedì sera. Prima di entrare in servizio, i nuovi treni dovranno fare il rodaggio. Poi dovranno essere abilitati i macchinisti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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I treni nuovi della Linea 1 verso l'ok alla circolazione dopo oltre due anni. I convogli comprati dal Comune di Napoli e costruiti in Spagna dalla società Caf avrebbero superato con successo, secondo quanto appreso da Fanpage.it da fonti istituzionali, le prove tecniche che si sono svolte martedì sera. I test si sono svolti alla presenza dei tecnici dell'Ansfisa – Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Il parere sarebbe favorevole anche se con qualche prescrizione. Le carte saranno inviate a Roma per le ultime firme.

Una volta completate le procedure amministrative, l'Agenzia potrebbe comunicare l'abilitazione dei treni alla circolazione, salvo eventuali imprevisti. Dopodiché i convogli dovranno effettuare il pre-esercizio, ossia il rodaggio di 5mila km a vuoto sui binari. L'iter si completerà con l'abilitazione dei macchinisti, che dovranno superare un esame tecnico con gli ispettori Ansfisa.

I treni nuovi, se non ci saranno intoppi, potrebbero circolare entro la fine dell'anno o all'inizio del 2023. Tutta la procedura è stata seguita passo per passo dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e dall'assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, che si sono impegnati affinché si completasse l'iter nel più breve tempo possibile e nel massimo rispetto di tutte le normative tecniche e di sicurezza. Decisivo anche l'incontro con il ministro dei Trasporti a Napoli.

I treni nuovi bloccati da due anni

Una volta abilitati formalmente i treni all'esercizio da parte dell'Ansfisa – si stanno completando in queste ore le procedure amministrative – i treni nuovi saranno consegnati dalla costruttrice CAF al Comune di Napoli, che li ha acquistati, e quindi all'Anm che li utilizzerà. Il collaudo dei treni dura ormai da oltre due anni. Il primo treno nuovo, infatti, è stato consegnato a febbraio 2020. Tutta la procedura, però, si è bloccata dopo l'incidente avvenuto nel luglio 2021 che ha causato danni alla cassa del treno, proprio mentre a bordo c'erano gli ispettori della commissione ministeriale. Il treno incidentato è stato rispedito in Spagna per i controlli, mentre i collaudi sono proseguiti sugli altri convogli consegnati. La relazione tecnica ha poi dimostrato che non ci sono stati difetti di costruzione.

Manca ancora l'abilitazione dei macchinisti

Il prossimo passo sarà l'abilitazione dei macchinisti, che sono abilitati per i vecchi treni degli anni '90 e Duemila, che avevano comandi di tipo analogico, ma non per quelli nuovi che sono quasi interamente digitali. Si comandano tramite un tablet con touch screen, che ha sostituito la pulsantiera. I macchinisti hanno già effettuato un corso di 5 giorni l'anno scorso. Poi hanno fatto una sessione di aggiornamento quest'anno. Ma dovranno comunque superare un test alla guida dei treni con la presenza degli ispettori dell'Ansfisa.

“Ci fa piacere apprendere – commenta Fulvio Fasano, segretario Ugl Fna – che finalmente si è completato un iter per i treni nuovi che saranno poi consegnati all'azienda, se non ci saranno nuovi intoppi. I nuovi treni consentiranno di migliorare il servizio alla cittadinanza. Siamo preoccupati, però, per i percorsi formativi fatti, perché è passato del tempo. Auspichiamo che l'azienda si adoperi per verificare la formazione del personale prima di far sostenere l'esame di abilitazione”.

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