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Trasporto pubblico a Napoli

Ancora fermi i treni nuovi della Metro Linea 1 dopo l’incendio di luglio

Ancora fermi in deposito per i controlli i nuovi treni della Linea 1 comprati dal Comune di Napoli. Il collaudo del primo treno arrivato a febbraio dello scorso anno è stato bloccato dopo l’incendio che si è verificato a luglio 2021, durante il viaggio di prova con la commissione ministeriale. L’Anm ha avviato i collaudi di un secondo treno nuovo. La prossima settimana è prevista la riunione con i tecnici del Ministero.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ancora fermi in deposito per i controlli i nuovi treni della Linea 1 comprati dal Comune di Napoli. Il collaudo del primo treno arrivato a febbraio dello scorso anno è stato bloccato dopo l'incendio che si è verificato a luglio 2021, durante il viaggio di prova con la commissione ministeriale. L'Anm, l'azienda dei trasporti napoletana, ha avviato quindi i collaudi di un secondo treno nuovo. La prossima settimana è prevista la riunione con i tecnici del Ministero dei Trasporti per il nulla osta alla messa in esercizio dei nuovi treni della linea 1, attesa ormai da un anno e mezzo.

A discutere con la Commissione del Ministero – che ha bloccato l' entrata in funzione del primo dei nuovi treni realizzati dalla spagnola CAF di Bilbao dopo l'incendio avvenuto il 13 luglio durante il collaudo – sarà il dirigente del Comune di Napoli, l'ingegner Serena Riccio, aveva annunciato che i nuovi treni sarebbero stati messi sui binari prima della nuova stazione Duomo, inaugurata il 6 agosto. Si dice "molto fiducioso" sul giudizio del Ministero il direttore di esercizio della linea 1 Vincenzo Orazzo.

Una volta ottenuto il via libera del Ministero dei Trasporti, però, bisognerà ancora attendere qualche mese prima di vedere sui binari, in esercizio pubblico, il primo dei nuovi treni. In quanto bisognerà effettuare il pre-esercizio che prevede di macinare a vuoto 5mila chilometri. Intanto la Metropolitana Linea 1, nell'anno della pandemia, ha dimezzato i passeggeri, scendendo da circa 120 mila a 60mila al giorno, rispetto a Gennaio 2020, in epoca pre-Covid, con conseguenze che si scaricano pesantemente sul traffico cittadino. "I treni in servizio – afferma Fabio Cuomo, del sindacato ORSA Trasporti – sono appena 6. L'attesa nelle ore di punta supera i 20 minuti. L' azienda dice di supplire con gli autobus, Ma sono cose che si possono raccontare ai giornali". Mentre Vincenzo Falco, della Cisal, aggiunge: "Azienda ferma e servizio allo sbando. L' amministratore è in scadenza e c'è già il bando di concorso per il nuovo. Il Comune è assente, in attesa delle elezioni. Per affrontare il disastro del trasporto a Napoli mancano gli interlocutori".

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