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Meteo, a Napoli arriva l’Estate di San Martino: il fenomeno spiegato dal professor Mazzarella

Arriva l’estate di San Martino: il caldo quasi estivo tra la leggenda di Martino di Tours e del suo mantello, al fenomeno naturale del calore latente di formazione della neve. A Fanpage.it spiega il fenomeno scientifico il professore Adriano Mazzarella, Meteorologo e Fisico, già professore associato di Climatologia presso l’Università Federico II di Napoli.
Intervista a Prof. Adriano Mazzarella
Meteorologo e Fisico, già professore associato di Climatologia presso l'Università Federico II di Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'estate di San Martino è alle porte: l'11 novembre, giorno in cui viene ricordato il santo Martino di Tours (cittadino dell'impero romano originario di Sabaria, oggi Szombathely in Ungheria, e deceduto a Candes, in Francia, che proprio in suo onore oggi si chiama Candes-Saint-Martin), viene indacato tradizionalmente far iniziare questa "estate" fuori programma, che vede 5-6 giorni di temperature sopra le medie stagionali a tal punto da essere considerata una piccola estate. La scelta di San Martino non è casuale: leggenda narra che Martino di Tours, vedendo un mendicante seminudo sotto la pioggia e infreddolito, gli donò metà mantello; poco dopo, incontrandone un altro, gli offri l'altra metà. E a quel punto sarebbe accaduto il miracolo: pioggia che terminò, cielo che si schiarì e caldo che tornò come se fosse tornata l'estate. Fenomeno che oggi è possibile descrivere scientificamente: "Si tratta di un normale processo fisico, che avviene regolarmente tutti gli anni e da sempre", ha spiegato a Fanpage.it il meteorologo e fisico Adriano Mazzarella, già professore associato di Climatologia presso l'Università Federico II di Napoli.

Professore, c'è una data esatta in cui nasce questo fenomeno?

Diciamo che una data precisa non c'è mai, come tutti i fenomeni climatici. Possiamo però dire che l'estate di San Martino avviene sempre entro la prima metà novembre, mentre ci stiamo avviando all'inverno. In genere, la si fa coincidere con l'11 novembre, giorno di San Martino, che è quasi sempre uno dei cinque-sei giorni di caldo che si formano spontaneamente in quel periodo dell'anno.

Parlando in maniera scientifica, come nasce l'estate di San Martino

Si tratta di un processo fisico: climaticamente parlando, siamo in quel periodo dell'anno in cui ci stiamo avvicinando alla formazione delle neve sui rilievi più alti. E proprio questo processo genera l'estate di San Martino: il processo di formazione della neve sulle montagne, anche qui in Campania sugli Appennini, fa sì che nell'atmosfera venga immesso quello che si chiama calore latente di formazione della neve. Vale a dire che per ogni grammo di neve che si forma, vengono rigettate nell'aria 680 calorie, portando così a quel fenomeno di "riscaldamento" dell'aria che aumenta di diversi gradi per qualche giorno.

Un fenomeno del genere che ha anche il suo contrario..

Esatto, a maggio infatti accade il contrario: la neve inizia a sciogliersi e il calore latente di fusione fa sì che le calorie vengano "sottratte" all'aria, sempre 680 per ogni grammo di neve sciolta. E così abbiamo giornate di maggio che sono gelide. In quel caso si parla di Santi di Ghiaccio, che vanno dall'11 al 15 maggio, e sono San Mamerto, San Pancrazio, San Servazio, San Bonifacio di Tarso e Santa Sofia. Si tratta di fenomeni anche in questo caso perfettamente naturali, tipici soprattutto del clima mediterraneo.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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