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Luigi Izzo, ucciso a coltellate a Castel Volturno, la moglie in lacrime in tribunale: “Ammazzato davanti a me”

La testimonianza della vedova in Corte d’Assise a Santa Maria Capua Vetere. Il marito barbiere fu ucciso nel 2022 a Castel Volturno davanti alla porta di casa.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Luigi Izzo
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“Non è stato facile raccontare quello che ti hanno fatto. È una cosa che tengo solo per me. La rivivo ogni secondo, ogni santissimo giorno da quando quelle due bestie ti hanno strappato la vita. Avrei dato qualunque cosa oggi pur di essere altrove e non in quell’aula…ma ho racimolato quel po' di forza che ad oggi mi fa vivere e ho difeso la tua vita che era anche la mia”. Sono le parole cariche di dolore di Federica Sautto, moglie di Luigi Izzo, il barbiere 39enne, padre di tre figli, ucciso nella notte tra il 5 ed il 6 novembre 2022 a Castel Volturno nel vialetto di casa.

La moglie, che ha assistito in diretta all'omicidio, ha affidato le sue parole ad un post sui social, dopo aver partecipato all'udienza nell'aula della Corte d'Assise che si è tenuta oggi, martedì 7 maggio 2024, al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta.

"Ho visto mio marito morire davanti a me"

“Ho visto mio marito morire davanti agli occhi – ha detto la vedova in lacrime dal banco dei testimoni – e il suo assassino andare via con le mani sporche del suo sangue”. Per il delitto sono imputati nel processo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dalla minorata difesa e crudeltà, sono Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio, di 49 e 30 anni. Il primo è accusato di aver accoltellato Luigi Izzo. Il secondo di averlo aggredito e spintonato mentre il padre lo colpiva.

A confermare la ricostruzione ci sono i video proiettati nelle scorse udienze e la testimonianza della moglie di Izzo, che era in un'auto che seguiva quella del marito, a bordo della quale c'era anche la madre. La vedova ha assistito alla terribile aggressione. Il marito sarebbe stato accoltellato sull'uscio di casa, dopo essere sceso dalla sua vettura per aprire il cancello.

L'aggressione per futili motivi

All'origine del delitto ci sarebbe stata una lite avvenuta all'esterno di un bar della Domiziana tra il fratello di Izzo e Roberto Moniello. Izzo avrebbe fatto solo da paciere, offrendosi di ripagare gli occhiali di Moniello che si erano rotti. La vedova, oggi in aula, ha raccontato di aver visto il marito che cercava di difendersi alzando le braccia, per poi accasciarsi. Alessandro Moniello sarebbe stato alla sua sinistra. Roberto Moniello alla sua destra e avrebbe incitato il padre dicendo ‘vai vai'. Le ultime parole che avrebbe sentito pronunciare al marito sarebbero state: “Cosa volete da me?”. Il 39enne avrebbe cercato di entrare in casa dopo il ferimento, ma non ce l'avrebbe fatta. Si sarebbe accasciato a terra. Mentre i due aggressori andavano via.

Il ricordo della moglie: “Meritavi di crescere i nostri figli”

Straziante il ricordo della moglie di Izzo sui social per il marito deceduto:

Meritavi ogni cosa…perché eri e sei un uomo meraviglioso. Meritavi di veder crescere i nostri figli, meritavi l’amore di tutti, meritavi me, e meritavi noi 5 insieme. Io meritavo te…il nostro amore puro e immenso, un amore che poche persone provano…I nostri figli meritavano di avere un padre come te…Ma io ti porto dentro, nel cuore, nell’anima, nel sangue…tu sei negli occhi dei nostri bambini, nel sole, nella pioggia, nel vento…in ogni mio respiro per sempre…perché noi saremo sempre una cosa sola…oltre la vita, oltre la morte.

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